Contrariamente a tutte le indiscrezioni pervenute negli scorsi mesi, Facebook non sta costruendo un proprio smartphone ma sta lavorando per pre-caricare il proprio servizio sociale in milioni di dispositivi Android a basso costo. Del resto, i numeri parlano chiaro: oggi si fruisce di Facebook più da mobile che da PC, dunque il team guidato da Mark Zuckerberg sta portando avanti dei progetti in ambito hardware e software che possano garantire una spinta sul mondo dei device da usare in mobilità.
Facebook vuole raggiungere un obiettivo e, per farlo, sta lavorando con Spreadtrum, fornitore di semiconduttori leader in Cina. L’obiettivo è quello di assicurarsi che miliardi di persone facenti parte dei mercati emergenti abbiano un immediato accesso alla popolare app sociale in blu già dal momento in cui accendono per la prima volta il loro nuovo smartphone.
Spreadtrum si occuperà di integrare Facebook direttamente nei chip usati per gli smartphone low-cost che eseguono il sistema operativo Android. Tecnicamente, qualsiasi utente che usa un cellulare con tale OS può scaricare, in maniera peraltro molto semplice, Facebook da Google Play, ma la partnership tra Menlo Park e Spreadtrum assicurerà che il software sia ottimizzato anche sugli smartphone della più bassa fascia di mercato, al fine di poter offrire un buon servizio anche in quei Paesi emergenti come l’India, ad esempio.
Vaughan Smith, vicepresidente della divisione mobile e corporate partnership presso Facebook, ha spiegato che «lavorare con Spreadtrum estenderà la portata di Facebook nei mercati emergenti, sfruttando il rapido spostamento dai feature phone agli smartphone che è attualmente in corso a livello globale». Spreadtrum prevede di spedire dagli 80 ai 100 milioni di tali device entro la fine dell’anno.