Come tutte le grandi compagnie della rete, ora anche Facebook deve misurarsi con il mercato cinese, diventato recentemente il più importante al mondo e da decisamente più tempo quello maggiormente problematico.
Facebook cinese sarà in sostanza una traduzione in ideogrammi semplificati (ma ne esiste anche una versione di Hong Kong) del social network come lo conosciamo, raggiungibile all’indirizzo zh-cn.facebook.com. Dunque dopo le versioni tedesche, spagnole, francesi e italiane, arriva quella cinese per continuare la lotta con MySpace che recentemente ha visto Facebook agganciare il rivale nella sola zona degli Stati Uniti. Tutti, però, sanno che il grosso ormai è fuori: un patrimonio per Mark Zuckerberg di 67 milioni di utenti al momento.
L’approdo in Cina era indispensabile nel momento in cui cominciavano a riscuotere molto successo social network nativi cloni di Facebook, eppure al suo espandersi il sito sembra perdere sempre di più le parti che ne hanno determinato il successo. Nell’ultimo anno una grande parte del gruppo direttivo originale ha lasciato l’azienda, l’ultimo dei quali è ora Matt Cohler, che andrà a lavorare per la compagnia di joint venture Benchmark Capital diventando, a 31 anni, il più giovane dirigente della sua storia.
Solo sei mesi fa aveva dato il suo addio a Facebook anche Adam D’Angelo che era co-fondatore della compagnia. Per Cohler tuttavia non è un addio totale, quello che era uno dei cinque manager più importanti della compagnia, infatti, rimarrà coinvolto come “advisor” una definizione abbastanza vaga dalla quale non è facile comprendere esattamente quali saranno i compiti o i privilegi.