Mark Zuckerberg ha concluso le sue audizioni al Congresso americano e le prime reazioni ai contenuti esplicitati dal CEO di Facebook non si stanno facendo attendere. Un gruppo di senatori americani ha già proposto una nuova legislazione per proteggere la privacy dei dati online degli utenti. Nello specifico, i senatori Amy Klobuchar e John Kennedy hanno annunciato la volontà di formulare questa nuova proposta di legge. Sebbene i dettagli non siano stati ancora annunciati, la legislazione dovrebbe, tra le altre cose, offrire agli utenti nuove opzioni di ricorso in caso di violazione dei loro dati e il diritto di rinunciare alla raccolta dei dati.
Secondo i senatori promotori, la proposta di legge si concentrerà su sette punti chiave. Innanzitutto, la nuova legislazione offrirà ai consumatori il diritto di disattivare e mantenere private le loro informazioni disabilitando il rilevamento e la raccolta dei dati. Inoltre, offrirà agli utenti un maggiore accesso e controllo sui propri dati. Per i senatori è poi necessario che i termini dei contratti di servizio siano scritti in un linguaggio semplice. La proposta di legge prevederà anche che gli utenti possano vedere quali informazioni su di loro sono già state raccolte e condivise.
I social media avranno l’obbligo di informare gli utenti di una violazione delle loro informazioni entro 72 ore dal fatto. Le società dovranno anche offrire soluzioni per gli utenti quando si verifica una violazione dei loro dati. Infine, le piattaforme online dovranno disporre di un piano sulla gestione della privacy in atto.
La legislazione proposta dai senatori sembra molto simile a un disegno di legge presentato dai senatori Richard Blumenthal e Ed Markey noto come “CONSENT Act”.
Resta da vedere a questo punto se questa nuova proposta legislativa sarà accolta con favore da tutto il Congresso e se sarà poi approvata. Altri tentativi di regolamentare i social media in questi mesi sono stati portati avanti ma i risultati finali sono stati piuttosto scarsi. Quello che emerge, però, è la crescente preoccupazione delle forze politiche sullo strapotere che i social media stanno ottenendo. Proprio per questo sta emergendo la volontà di porre dei precisi paletti a questa crescita con l’emanazione di alcune precise regole sulla gestione dei dati.
Un pensiero che si sta facendo largo da più parti anche tra molti big della Silicon Valley.