Facebook costruirà un nuovo data center a circa 100 Km dal circolo polare artico, nei pressi della cittadina svedese Lulea. Si tratta del primo insediamento dell’azienda di Mark Zuckerberg al di fuori degli Stati Uniti. La motivazione principale di questa scelta risiede nella possibilità di sfruttare le rigide temperature della zona per ridurre l’inquinamento dovuto ai sistemi di raffreddamento dei server.
Il più grande centro dati d’Europa sarà costituito da tre sale server che complessivamente coprono una superficie di 11 campi da football per un totale di 30.000 metri quadrati. I server verranno alimentati principalmente con l’energia derivata da fonti rinnovabili, soprattutto di tipo idroelettrico.
Il fiume Lulea produce molto più energia di quanta richiesta, per cui circa il 50% viene esportata. Questo surplus ora potrà essere utilizzato per alimentare il data center di Facebook. L’azienda di Palo Alto potrà così rispondere anche alle critiche ricevute da Greenpeace che ha accusato il social network di inquinare l’ambiente utilizzando energia derivata dal carbone.
Le basse temperature del Polo Nord consentiranno anche di consumare meno energia per raffreddare i server. In base alle statistiche, nella cittadina svedese la temperatura non ha mai superato i 30 gradi per più di 24 ore dal 1961, mentre la temperatura media è di circa 2 gradi. La costruzione del centro dati terminerà alla fine del 2012 e richiederà una spesa di circa 150 milioni di dollari.