Facebook ha ammesso che i social network possono danneggiare la democrazia. Facebook è tornato a discutere del problema della Fake News durante il periodo delle elezioni Presidenziali americane del 2016, ammettendo di essere intervenuto troppo lentamente per fermare le persone che hanno utilizzato il social network per influenzare il normale processo democratico del Paese.
Facebook ha, comunque, anche affermato che si batterà per fare in modo che fatti analoghi non possano più accadere in futuro. Queste importanti prese di posizione arrivano all’interno di un lungo post a firma di Katie Harbath, Global Politics and Government Outreach Director di Facebook in cui sono intervenuti anche Samidh Chakrabarti, Product Manager di Facebook e Cass R. Sunstein, professore di Harvard. Un post molto importante in cui il social network fa una severa autocritica su quanto successo in passato. Particolarmente significativo l’intervento di Samidh Chakrabarti che evidenzia come nel corso degli anni, Facebook sia cresciuto notevolmente e da piattaforma pensata per mettere in contatto amici e famigliari, il social network sia diventato una piazza in cui gli utenti si confrontano anche su altri piani, come quello politico e dove si condividono anche notizie che arrivano da fonti poco affidabili.
Gli ultimi risultati in materia hanno confermato quello che dicevamo da tempo: maggiore è la polarizzazione più alto il consumo di informazioni strumentali (e questo è vero sul cambiamento climatico, sulle vaccinazioni, sulle politiche economiche etc.). Dove c’è complessità e incertezza si cerca semplificazione e sicurezza. […] Per ora abbiamo trovato evidenze che la segregazione si autoalimenta con la polarizzazione, che il business model dei social premia popolarità e polarizzazione, che la sfiducia polarizza.
Walter Quattrociocchi
Un’evoluzione difficilmente prevedibile a cui Facebook sta cercando oggi di porre rimedio con una serie di iniziative create ad hoc. Al riguardo, Samidh Chakrabarti ha anche nuovamente sottolineato tutti gli sforzi che il social network porrà in atto per frenare l’ingerenza politica e le Fake News all’interno della piattaforma. Sforzi come il potenziamento del team di revisori delle notizie, l’utilizzo degli articoli correlati, le nuove policy per la gestione della pubblicità e tanto altro ancora.
Ma l’aspetto importante è l’ammissione di essere intervenuti troppo tardi nel bloccare le ingerenze esterne nel 2016 e che i social network possono incidere sulla democrazia. Frasi che fanno ben sperare per un futuro in cui la società di Mark Zuckerberg sarà maggiormente impegnata a combattere questi fenomeni.