Continua senza sosta l’espansione di Facebook, il social network più grande della rete e come per ogni grande net community ha anche la necessità di espandere la sua rete di server per supportare il sempre crescente traffico generato dai propri utenti. Sino a qui nulla di nuovo, lo fanno tutti del resto. La novità è però la scelta della società di Palo Alto di costruire la sua prossima Web farm niente di meno che a Lulea, una cittadina svedese al ridosso del Circolo Polare Artico.
La scelta di portare i propri server tra i freddi ghiacci potrebbe in qualche modo far sorridere e invece il tutto fa parte di un piano ben preciso.
L’intento di Facebook è infatti quello di sfruttare al massimo le rigide condizioni climatiche della Svezia per creare un sistema naturale di raffreddamento per i propri server. Il concetto è semplice: grosse Web Farm generano moltissimo calore che deve essere in qualche modo smaltito. I normali impianti di climatizzazione, oltre a essere molto costosi, non sempre garantiscono le condizioni ottimali. Ecco che sfruttare le basse temperature del territorio può essere un buon modo per supportare al meglio i normali impianti di raffreddamento delle Web Farm.
Supporto che oltre a garantire le condizioni di lavoro migliori per le macchine, permetterebbe anche un certo risparmio economico e un impatto ambientale minore. Facebook comunque non è la prima azienda che adotta una strategia simile. Anche Microsoft nel 2007 ha aperto una sua Web Farm in Siberia, proprio per gli stessi motivi.