La Corea del Sud ha multato Facebook per 396 milioni di won, circa 369.705 dollari, per aver rallentato le connessioni ad Internet degli utenti nel 2016 e 2017. La Korea Communications Commission (KCC) ha iniziato a indagare su Facebook lo scorso maggio e ha scoperto che la società aveva illegalmente limitato l’accesso agli utenti. Le leggi locali della Corea del Sud vietano ai servizi Internet di reindirizzare le connessioni degli utenti alle reti di Hong Kong e degli Stati Uniti anziché agli ISP locali senza un esplicito avvertimento.
In alcuni casi, tale reindirizzamento aveva rallentato le connessioni degli utenti fino a 4,5 volte. Secondo la Korea Communications Commission, Facebook non avrebbe esaminato con attenzione i reclami dei fornitori di servizi di telecomunicazione locali in cui si affermava che gli utenti si lamentavano della lentezza delle connessioni con la conseguenza che la qualità del servizio non è stata mantenuta ad un livello appropriato. Facebook ha comunque ripristinato le connessioni lo scorso autunno e i suoi metodi di reindirizzamento sono diventati di dominio pubblico in Corea del Sud.
Secondo quanto ha riportato ABC News, gli utenti del Paese si lamenterebbero con gli ISP locali delle connessioni lente a Facebook e Instagram diverse volte al giorno.
Il social network è intervenuto sulla vicenda dicendo di essere deluso da quanto deciso dalla Korea Communications Commission. L’obiettivo della società è quello di garantire prestazioni ottimali per tutti gli utenti e proprio per questo continuerà a lavorare con gli ISP locali per raggiungere questo obiettivo.
KCC chiede anche che Facebook modifichi le sue policy evidenziando che non può garantire la qualità dei suoi servizi. Questo nuovo problema per Facebook non è assolutamente correlato allo scandalo di Cambridge Analytica che è venuto alla luce alla fine della scorsa settimana.