Facebook potrebbe svelare i dettagli sulla sua criptovaluta, chiamata per ora GlobalCoin, già entro la fine di giugno. Lo riporta The Information, che parla anche di diversi potenziali dettagli: Mark Zuckerberg, il CEO del social network, sarebbe coinvolto in prima persona in questo progetto, che potrebbe svelare molto prima di quanto si possa pensare.
La pianificazione di questa criptovaluta prevede alcuni bonus ai commercianti che la adotteranno, chiaramente per tutte quelle transazioni che vengono effettuate tramite il social. Si prevede anche la creazione di una sorta di bancomat, grazie al quale l’utente potrà convertire la valuta corrente in digitale tramite a un qualcosa che assomiglia ai chioschi ATM.
Si parla anche della possibilità dei dipendenti che lavorano al cosiddetto Projet Libra di essere pagati con questa moneta digitale, al posto del denaro tradizionale. Le prime nazioni che potenzialmente potranno accogliere GlobalCin saranno quelle emergenti.
Durante il corso degli ultimi mesi Facebook è entrata in contatto con tantissimi istituti finanziari e società tecnologiche per riuscire a creare una fondazione indipendente, con lo scopo di contribuire al capitale che aiuti a sostenere e governare la valuta digitale. Questo per cercare di garantire agli utenti una base di liquidità, seppur digitale, ma anche la fiducia necessaria per investire in GlobalCoin.
Gli istituti contattati sarebbero Coinbase, Visa e Gemini, l’azienda fondata proprio dai gemelli Winklevoss, nemici in tribunale di Zuckerberg riguardo l’idea stessa del social network Facebook. C’è infatti la possibilità che Facebook possa cedere in parte il controllo della moneta a terze parti.
Ovviamente c’è un prezzo da pagare: 10 milioni di dollari per ogni organizzazione che vuole avere un nodo nella blockchain prevista da Facebook. Con l’idea di creare 10 nodi, si parla quindi di un miliardo di dollari, almeno all’inizio, con la società terze che faranno parte di questa grande rete. La blockchain alla base non sarà quindi decentralizzata, ad esempio come quella di Bitcoin, ma ogni transazione viene eseguita da un massimo di 100 nodi.
Tutto questo per Facebook potrà garantire stabilità nel valore della moneta, quindi renderla meno volatile rispetto alle classiche criptovalute.