100 milioni di utenti attivi: è questo il nuovo record che va a gonfiare il blasone di Facebook, il social network compartecipato dalla Microsoft e fondato dal giovane Mark Zuckerberg. Il numero, peraltro, sarebbe relativo espressamente agli utenti “attivi” e non semplicemente registrati, il che ha ben altro valore rispetto alle cifre spesso sbandierate da quanti vogliono fare della legge dei grandi numeri una leva del marketing. Come in ogni rosa, però, non mancano le spine.
Facebook ha innanzitutto deciso di dare un taglio netto alla vicenda “Scarabeo”. Il gioco, infatti, è oggetto di contesa sul social network e vede coinvolte la Hasbro e la Mattel in guerra per i diritti di sfruttamento del noto gioco anche nella sua dimensione online. La Mattel è infatti intervenuta a difesa dei propri diritti chiedendo a Facebook di tagliare i ponti con la Hasbro ed il suo Scrabulous: dopo mesi di braccio di ferro legale Facebook ha deciso di acconsentire alle richieste Mattel e gli utenti si troveranno ora privi di uno dei giochini più noti della community.
Per una applicazione che esce c’è un worm che entra: denominato “Koobface” e segnalato da Kaspersky Lab, il worm si diffonde tramite Facebook e MySpace inviando link apparentemente indirizzanti a YouTube ed in realtà forieri di keylogger e rischi di trasformare il pc in “zombie”. Una minaccia parallela è quella di un messaggio che avverte del raggiungimento di una soglia di esaurimento per la popolazione della community: un link truffaldino accompagna il messaggio e le indagini sono già in corso per fermare ed identificare gli autori dell’attacco.
Buone nuove giungono invece relativamente alle opzioni per gli advertiser. Facebook ha infatti lanciato la nuova sperimentale tecnologia “Engagement Ads” che sfrutta l’essenza stessa del network sociale per propagare il brand ed il messaggio promozionale veicolati dall’inserzionista.