Facebook ha annunciato l’avvio del progetto che porterà alla realizzazione in Europa di un secondo data center a Luleå, in Svezia, dove già risiede il primo. Il nuovo data center sarà realizzato seguendo il modello “Rapid Deployment Data Center” che riduce i tempi di costruzione e di impatto ambientale. Questo nuovo progetto rientra nella più ampia strategia di Facebook di contribuire in modo attivo e concreto alla creazione di un contesto globale aperto e connesso e che rispetti l’ambiente che ci circonda.
Facebook, attraverso la costruzione del nuovo edificio Luleå 2, sviluppato mettendo a frutto le competenza e l’esperienza del team di Lulea, conferma il proprio impegno nell’offrire alle persone la possibilità di condividere contenuti ed esperienze e rendere il mondo sempre più aperto e connesso. Il metodo di realizzazione basato sul modello “Rapid Deployment Data Center”, mostrato lo scorso gennaio durante l’evento Open Compute Summit, prevede l’utilizzo di moduli pre-fabbricati assemblati direttamente sul campo che riducono i tempi di costruzione e l’impatto sull’ambiente locale. Come per Luleå 1, anche la dotazione hardware sarà all’avanguardia: tutti i rack, i server, i sistemi di storage e di distribuzione dell’energia saranno realizzate nell’ambito dell’Open Compute Project, l’iniziativa che coinvolge numerose aziende leader di settore che collaborano per creare infrastrutture sostenibili capaci di ridurre i costi e i consumi energetici attraverso un modello open source.
Il nuovo data center estende la mission del primo creato a Lulea, una struttura che oggi è arrivata a un team di oltre 90 persone e che ha visto la collaborazione di circa 800 professionisti ed è riconosciuta a livello mondiale quale uno dei siti più efficienti dal punto di vista energetico e della sostenibilità. Grazie all’alimentazione a energia idroelettrica generata dalle acque del vicino fiume Lule e all’utilizzo di impianti di raffreddamento che sfruttano l’aria naturale, Luleå 1 ha infatti raggiunto un punteggio pari a 1.05 nella Power Usage Effectiveness (PUE), ovvero ogni watt prodotto non viene disperso poiché utilizzato per il funzionamento delle strutture per il computing. Trattasi di un valore migliore rispetto a quello realizzato da Eni con il proprio Green Data Center, ma al tempo stesso realizzato ad una latitudine più vantaggiosa: l’apprezzabile risultato raggiunto da Facebook non sminuisce pertanto quanto ottenuto dall’azienda italiana, il cui rapporto PUE pari a 1,2 è stato raggiunto in piena pianura padana.