Il passaggio di consegne sembra a questo punto definitivamente avvenuto, o quasi: per una settimana intera, quella terminata il 13 Marzo scorso, Facebook è stato il sito più visitato degli Stati Uniti superando anche Google in quanto a numero di visite sulle relative homepage. Anni di dominio cadono sotto i colpi dei “commenta”, “mi piace” e “condividi” del social network più famoso al mondo, la cui ascesa è iniziata pochi anni or sono ma la cui esplosione è stata clamorosa, improvvisa ed apparentemente inarrestabile.
Il dato è fornito da Hitwise ed è riferito alla sola utenza USA. Il dato è comunque ovviamente del tutto significativo: se soltanto 12 mesi or sono il traffico complessivo raccolto da Facebook era pari al 2.5% circa, a distanza di 1 anno è pari al 7.07%. Nello stesso lasso di tempo anche Google è cresciuto, passando dal 6.5% circa al 7.03% odierno, ma non è bastato. Brevi sporadici sorpassi erano già avvenuti, ma soltanto in giornate isolate e di festività (Natale e Capodanno, ad esempio): per la prima volta, invece, la leadership è durata ora una intera settimana.
Ed il trend non sembra peraltro lasciare scampo a Google: l’ascesa di Facebook sembra avere nel proprio potenziale una crescita ulteriore. Quota 8% è già nel mirino ed a questo passo la soglia potrebbe essere raggiunta entro la fine dell’anno:
Facebook raccoglie il 7% del traffico USA
La crescita di Facebook rispetto ad un anno fa è stata pari al 185%. Per contro Google sembra aver raggiunto la propria soglia critica crescendo del 6% tra alti e bassi che confermano sostanzialmente un trend costante. La sfida vinta da Facebook è quella delle homepage, ma con questi ritmi di crescita e con l’estendersi dei servizi previsti dal social network è presumibile una sfida che presto si potrebbe spostare anche su altri livelli: il traffico raccolto da Gmail, YouTube ed altri è infatti qualcosa che Mountain View ha ancora a propria disposizione per segnare il distacco, ma il social network potrebbe presto aprire una casella di posta propria, sta minacciando il modo l’utenza accede ai video e tutto ciò facendo leva su una definizione di identità personali priva di precedenti. Google Buzz, sull’altro versante, dovrebbe probabilmente avere l’obiettivo di alzare l’asticella, ma l’obiettivo è al momento fallito e la sfida dei social network è ad oggi completamente appannaggio della creatura di Mark Zuckerberg.
L’inseguimento non è stato certo completato, ma la corsa al rialzo di Facebook ricorda quella cavalcata che anni or sono intraprese già Google: spostando i paradigmi, calamitando le masse ed imponendo la propria legge a furor di popolo.