Reuters snocciola i numeri: Facebook ha incassato nel primo semestre del 2011 ben 1.6 miliardi di dollari, mettendo in cassa un netto pari a 500 milioni (il netto dei primi nove mesi del 2010 ammontava a 355 milioni secondo le stime Goldman Sachs). Trattasi di cifre non ufficiali che Reuters ha appreso da fonti rimaste anonime, ma trattasi soprattutto di numeri in grado di delineare con maggior precisione quale sia la dimensione raggiunta oggi dal gruppo di Mark Zuckerberg.
Un introito di tale entità non può maturare senza farsi spazio tra i big del settore. Se Microsoft è della partita sedendo dalla parte di Facebook grazie alla quota acquisita quando ancora il social network era ai primi vagiti, Google e Yahoo sono invece i nomi che si son trovati costretti a fare spazio, lasciando al gruppo di Zuckerberg l’egemonia sul display advertising. Anche in questo caso i numeri parlano chiaro: Facebook raccoglie oggi una quota di display advertising negli USA maggiore della somma dei diretti concorrenti (Microsoft, Google, Yahoo e AOL).
750 milioni di “amici” ed un grande nemico: Google+. La minaccia prima del leader dei social network proviene infatti da Mountain View, ma al momento è più uno spauracchio potenziale che non un reale pericolo. Facebook infatti è partito con ampio anticipo, ha la possibilità di muoversi con ampio vantaggio ed anche il bilancio inizia a dare le prime sentenze favorevoli. Facebook è valutato oggi più di 80 miliardi di dollari e nel 2012 potrebbe fare il proprio esordio in borsa, il che consoliderebbe quanto ottenuto in questi anni portando inoltre a bordo nuovi investitori.
Le cifre fornite da Reuters non consentono però di capire a fondo la natura degli introiti Facebook, impedendo così di trarre conclusioni ulteriori: non è chiaro quanto provenga dall’advertising, quanto dalle applicazioni, quanto dalle partnership siglate. Ma la somma totale è positiva e le prospettive sono rosee: quello di Zuckerberg è oggi un impero che vale oltre 3 miliardi di incassi annui.