La quotazione in Borsa di Facebook potrebbe rivelarsi un affare per gli investitori. Questo almeno stando al report di James Lee, analista della CLSA, una private equity che si occupa di investimenti nel mercato asiatico. Abituati alla crescita incredibile di piazze come Hong Kong e Shangai, anche questi esperti giurano che Facebook avrà un tasso di crescita da mettere le vertigini.
Secondo questo rapporto di 56 pagine finito sulla scrivania di Forbes, Facebook in realtà vale molto più dei cinque miliardi di dollari dell’iscrizione in Borsa, cioè venti volte di più: cento miliardi di dollari, forse anche 130. E il tasso di crescita – che si tradurrà in guadagni per gli investitori – sarà del 40%.
«Facebook sta diventando il tessuto connettivo del Web. Ci aspettiamo che continui ad accrescere la propria base di utenti e il tempo trascorso sul sito degli utenti, in particolare nei mercati internazionali, creando una grande opportunità per gli inserzionisti per offrire marketing personalizzato su scala globale. Facebook supererà in performance gli altri media digitali.»
Lee aggiunge anche qualche numero: entro il 2015 l’azienda dovrebbe triplicare i propri introiti pubblicitari arrivando a quasi 10 miliardi di dollari, mentre oggi si tiene solo il 6,5% della torta dell’advetising mondiale. E, da buon analista, azzarda le sue previsioni per futuri investitori:
- 2012: Ricavi: 5,602 miliardi; Profitti: 66 centesimi per azione.
- 2013: Ricavi: 8,182 miliardi; Profitti: 87 centesimi per azione.
- 2014: Ricavi: 11 miliardi; Profitti: 97 centesimi per azione.
- 2015: Ricavi 14,159 miliardi; Profitti: 1,19 dollari per azione.