Facebook testa i video autoplay

La versione mobile di Facebook avrà video in stile Vine, con un play automatico e silenzioso.
Facebook testa i video autoplay
La versione mobile di Facebook avrà video in stile Vine, con un play automatico e silenzioso.

L’ambiente mobile di Facebook potrebbe diventare più animato. Il social sta testando i video con autoplay nella pagina feed, precursori degli annunci video pubblicitari che sicuramente proporrà in futuro. Il video embeddato si apre automaticamente con lo scroll, e riproduce l’audio se si apre a dimensione intera con un click.

Niente che non sia stato ampiamente previsto da almeno un anno, ora però c’è l’ufficialità del sito, che definisce questo tipo di tecnologia «An Easier Way to Watch Video». Certo, più semplice, ma anche più impattante sulla fruizione della pagina, con video in stile Vine, silenziosi fino a prova contraria, ma anche potenzialmente virali. E perfetti per il marketing.

Al momento, questi video sono testati da un piccolo gruppo di utenti americani e riguarda soltanto video caricati su Facebook, non embeddati da altre piattaforme (come YouTube, mentre Instagram invece sì, per ovvie ragioni). Tuttavia è molto probabile che la funzione verrà estesa ad altri utenti e terze parti.

http://youtu.be/UTSmtNfUqm0

L’auto-play in stream è una modalità in forte espansione nella Rete, anche come linguaggio. Nato spontaneamente dalle applicazioni per smartphone, è stato subito ripreso dai brand, sempre a caccia di modalità che comunichino i messaggi pubblicitari nel modo più simile ai contenuti generati dagli utenti stessi. Non a caso il test è sottoposto all’attenzione di alcune Pagine verificate di aziende e musicisti. Prima gli utenti, poi gli inserzionisti. Sperando che questi video non dispiacciano troppo.

Al Disrupt di TechCrunch Mark Zuckerberg ha ribadito la centralità del mobile per i guadagni della sua creatura: i possessori di smartphone e tablet spendono un quinto del loro tempo utilizzando Facebook, col risultato che il sito deriva oltre il 40 per cento delle sue entrate da questo settore.

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