Facebook vieta la diffusione dei video deepfake

Facebook ha deciso di vietare i video deepfake per combattere la disinformazione online in vista delle elezioni statunitensi.
Facebook vieta la diffusione dei video deepfake
Facebook ha deciso di vietare i video deepfake per combattere la disinformazione online in vista delle elezioni statunitensi.

Facebook ha deciso di vietare la diffusione dei video deepfake nel 2020: la nuova politica è stata adottata in vista delle elezioni statunitensi. A ogni modo, la società capitanata da Mark Zuckerberg assicura che non rinuncerà ai video di satira, anche qualora fossero modificati.

La scelta di bandire i deepfake è piuttosto lecita e sensata a questo punto: d’altro canto, si tratta di clip che, grazie a modifiche eseguite con programmi di intelligenza artificiale, permettono a persone (solitamente celebrità o gente di spicco) di fare dire o fare cose che in realtà non hanno detto o fatto. Ecco perché sono estremamente pericolosi nel momento in cui bisogna eleggere un nuovo governo. Il realismo raggiunge picchi altissimi e talvolta gli utenti non sono in grado di distinguere se un determinato video sia deepfake o meno. Viste le elezioni statunitensi ormai prossime, gli esperti hanno previsto che nel 2020 i video deepfake potrebbero straripare: motivo valido per arginare il problema prima che sia troppo tardi, al fine di combattere la disinformazione online.

Facebook ha dunque deciso di eliminare tutti i video che “sembreranno autentici per una persona media”, ovvero quelli che potrebbero mascherare la realtà e fuorviare la comprensione dei fatti. La piattaforma di Menlo Park rimuoverà ogni clip prodotta da un’intelligenza artificiale o attraverso il machine learning, proprio perché spesso e volentieri risultano verosimili. Tuttavia, non sempre i video etichettati come falsi saranno rimossi dai feed, ma potrebbero semplicemente avere una portata limitata rispetto agli altri.

In sostanza, tutti i video modificati dagli utenti con intento puramente umoristico saranno salvi, gli altri verranno invece rimossi da Facebook per garantire una maggiore prevenzione in ottica elezioni USA.

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