Da quando Internet è diventato un fenomeno di massa, quasi giornalmente si leggono notizie sui pericoli che i minori possono trovare sul web. Le discussioni sull’argomento sono aumentate con la nascita dei social network, considerati da molti i luoghi preferiti dai malintenzionati. Ma un genitore dovrebbe vietare Facebook oppure sedersi davanti al PC insieme al proprio figlio?
Attualmente Facebook impone un limite d’età per l’iscrizione (13 anni), ma è molto facile portare a termine la procedura inserendo una data di nascita falsa. Un recente sondaggio ha evidenziato che la maggioranza degli adulti ritiene corretto questo limite, ma è altrettanto vero che bloccare l’accesso agli adolescenti sia praticamente impossibile.
Secondo Luca Conti, esperto di social media e autore della postfazione al libro “Facebook, la storia” su Mark Zuckerberg, i genitori devono educare i propri figli a un uso corretto di Facebook, senza avere paura di affrontare la realtà del web. Non serve dunque utilizzare software che impediscono la navigazione su determinati siti o nascondere il PC. Il primo passo che il genitore può fare è iscriversi al social network e chiedere l’amicizia al figlio. Dopodiché deve controllare se gli amici sono persone conosciute e comunque della stessa età o con pochi anni di differenza.
Non ci sono norme che vietano l’accesso ai social network da parte dei minori, ma in ogni caso un’eventuale legge sarebbe inutile. Lo Stato dovrebbe solo informare sull’uso corretto di Internet, evidenziando che sul Web ci sono gli stessi diritti e doveri del mondo reale.