E se Facebook utilizzasse i soldi recuperati con l’IPO per acquistare il gruppo Opera Software ed il relativo browser? L’ipotesi scaturita è ad oggi un semplice rumor, una deduzione basata su pochi assunti e nessuna conferma. Ma è una ipotesi verosimile, corroborata da nessuna smentita e qualche indizio in virtù dei quali la suggestione trova linfa per svilupparsi.
Nasce tutto da quanto appreso da Pocket-lint, le cui fonti avrebbero svelato un interesse da parte di Facebook nei confronti di Opera, con cui sarebbero in atto le trattative per giungere all’acquisizione. Così facendo Facebook si porterebbe in casa un apprezzato team ed un apprezzato browser, il quale sotto il brand di Palo Alto potrebbe esprimere con ben maggior eco tutta l’innovazione di cui si è fatto carico negli anni (Opera è da sempre un browser all’avanguardia, che ha introdotto molte delle innovazioni rese in seguito celebri grazie a browser ben più noti e diffusi).
Fin qui, il tutto potrebbe essere confinato al semplice rango di “rumor” accompagnato dai “no comment” di rito tanto da una parte quanto dall’altra. Emergono però ulteriori indicazioni direttamente da Opera, da cui trapela comunque la conferma per cui sarebbero in atto trattative per una possibile cessione. Se sia Facebook o meno, insomma, non è dato sapersi, ma sarebbe invece non ufficialmente confermato il fatto che un qualche interesse attorno all’azienda sta maturando ed una cessione sarebbe pertanto prossima dall’essere conclusa.
Opera Software avrebbe altresì congelato ogni operazione di assunzione, preparando la strada ad una cessione che, nel caso in cui il gruppo approdasse tra le braccia di Facebook, significherebbe fare non un passo avanti, ma 900 milioni: a tanto ammonta la community del social network, ed ogni account attivo diventa giocoforza un potenziale utente interessato all’operazione. Un ipotetico browser Facebook potrebbe esprimere maggiori qualità nel mobile (ove Opera Mini è da sempre uno dei nomi principali) così come su desktop (ove l’esperienza potrebbe farsi più social-centrica, ma partendo comunque dalla base di un browser già di alta qualità) e potrebbe offrire a Facebook molte opportunità in più rispetto a quanto realizzato fino ad oggi. Opera è oggi forte di circa 200 milioni di utenti a livello globale e su ogni piattaforma.
Da giorni l’idea di un browser circonda il nome di Facebook, il cui mercato sembra destinato ad essere deteriorato dall’incedere del mondo mobile e dalle conseguenti maggiori difficoltà in termini di advertising. Un browser potrebbe restituire a Facebook parte del controllo perduto, generando inoltre attorno al social network ambizioni nuove, fino ad arrivare in prospettiva ad un sistema operativo vero e proprio con cui animare eventualmente un futuro Facebook-fonino. Ad oggi la suggestione si basa su ipotesi non confermate, ma che sembrano trovare comunque nutrimento nel fermento che la stessa Opera avrebbe confermato sottobanco.
Se son rose fioriranno e fin dai prossimi giorni c’è da attendersi sollecita evoluzione, in un senso o nell’altro, dell’orizzonte che è andato delineandosi.