Un importante esperimento sarebbe in atto sulle pagine di Facebook: un piccolo messaggio che suggerisce agli utenti di trasformare Facebook nella propria pagina predefinita per l’accesso al Web identificando il social network come il primo sito che si visita in automatico all’apertura del browser.
Detta così sembra essere un’idea banale e vecchia, qualcosa che torna in auge dagli albori del Web quando i grandi portali si contendevano questa funzione a colpi di click (volontari o meno) da parte degli utenti. Bisogna però notare come l’uragano Google abbia trasformato le abitudini per lunghi anni cristallizzando in molti l’idea per cui la prima pagina da visitare sia giocoforza il motore di ricerca, le sue linee semplici, il suo sfondo bianco e leggero, il suo modulo per cercare sul Web le informazioni desiderate. Facebook osa dove gli altri non osavano più: togliere a Google il più grande dei privilegi.
L’esperimento sarebbe stato proposto ad un piccolo gruppo di utenti con messaggi differenziati per valutare l’impatto che gli stessi riescono ad avere. Ad oggi, insomma, Facebook starebbe conducendo più che altro una valutazione statistica formale per capire come meglio convincere gli utenti al fatidico click che toglie Google ed impone Facebook come pagina predefinita sul browser in uso. Una volta raccolti i dati e stabilita la migliore delle soluzioni per il proprio “Make Facebook Home“, però, la proposta potrebbe diventare universale e giungere sulle bacheche di oltre 500 milioni di utenti.
Ed in ballo non c’è soltanto la colonizzazione della pagina predefinita e del traffico conseguente che è in grado di portare sui server del gruppo che si aggiudica la contesa. In ballo v’è un concetto più esteso che coinvolge il modo stesso di intendere il Web. Basti pensare al modo in cui Google si è sostituito ai portali antecedenti: l’insieme delle proposte dei grandi nomi di allora è stato spazzato da una pagina che offre all’utente la possibilità di cercare quanto desiderato. L’arrivo di Facebook potrebbe ora cambiare nuovamente il paradigma, offrendo all’utente non soltanto il pieno potere sulla propria navigazione, ma anche un filtro social con il quale orientarsi alla ricerca di informazioni e novità. Facebook predispone il filtro stesso, identificando la bacheca non solo come un flusso di informazione dagli amici, ma anche come un contenitore di notifiche provenienti da siti web e servizi di varia natura. Esserci su Facebook, a quel punto, diventerebbe un modo per ottenere visibilità moltiplicata: una scelta irrinunciabile
La forza di Facebook è quanto sufficiente per intuire come una proposta su vasta scala trasformerebbe davvero Facebook nella homepage del Web per una moltitudine di utenti. Per costoro Google sarebbe declassato a seconda scelta. Il che sarebbe una rivoluzione a prescindere.