L’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook per la cifra di 19 miliardi di dollari ha ricevuto il via libera dalla Commissione Europea. Secondo Bruxelles, l’operazione condotta a febbraio da Mark Zuckerberg non desta preoccupazione sul fronte della concorrenza in nessuno degli ambiti in cui è stata valutata. Gli esperti dell’antitrust europei hanno infatti analizzato l’acquisizione di WhatsApp su tre fronti: il mercato delle comunicazioni digitali, il mercato dei servizi di social networks e quello della pubblicità online.
La Commissione Europea ritiene dunque che il nuovo gruppo nato dalla fusione dei due colossi di internet con centinaia di milioni di utenze attive “continuerà a dover far fronte a una concorrenza sufficiente“. In altri termini non dovrebbero presentarsi problemi sul fronte della concorrenza nel segmento delle comunicazioni online. Secondo Bruxelles non dovrebbero esserci problemi nemmeno sul fronte della concorrenze nel settore della pubblicità online anche qualora Facebook dovesse utilizzare i dati degli utenti di WhatsApp per migliorare il target dei messaggi pubblicitari che potrebbero essere indirizzati anche agli stessi utenti di WhatsApp.
Tuttavia, la Commissione Europea manda anche un chiaro messaggio a Facebook sulla gestione della privacy. Bruxelles sottolinea come l’accresciuto accentramento dei dati sotto il controllo di Facebook potrebbero causare problemi sul fronte privacy. Tuttavia, conclude la Commissione, questa valutazione non spetta all’Antitrust.
L’indagine della Commissione Europea era iniziata lo scorso luglio con l’invio ai primi concorrenti dei due gruppi di alcuni questionari con i quali la Commissione intendeva approfondire il discorso prima di avventurarsi più a fondo nelle indagini. Era stato comunque lo stesso Facebook a chiedere il parere della Commissione Europea con lo scopo di velocizzare l’approvazione della fusione senza rischiare di incappare nelle carte bollate dei singoli Paesi membri.
Dunque, l’ultimo ostacolo che si frapponeva alla fusione da Facebook e WhatsApp è stato rimosso. Adesso, dopo che nel frattempo è arrivato anche il semaforo verde alla fusione da parte degli Stati Uniti, può essere finalmente messa la firma su una delle più importanti operazioni industriali dell’era del web.