Una piccola novità ha accompagnato il lancio dei nuovi MacBook Pro e rischia di passare inosservata: riguarda FaceTime e non si tratta del supporto al nuovo formato in alta definizione.
I nuovi MacBook Pro sono i primi Mac a introdurre la videocamera FaceTime HD, che verrà gradualmente introdotta su tutti i nuovi Mac (e verosimilmente anche su iPad 2) così come la nuova applicazione FaceTime 1.0. Chi possiede un precedente modello di Mac, invece, dovrà scaricare il software da Mac App Store, al costo di 79 centesimi di euro.
Non è la prima volta che Apple gioca uno scherzo del genere ai suoi affezionati clienti: successe già nel 2007 con il software per l’abilitazione del WiFi di tipo N e, anche in quel caso, i possessori di macchine più datate dovettero acquistare un’applicazione del costo di 2€ per rendere disponibile la nuova funzionalità.
Oggi come allora, il motivo di questo balzello (da molti ritenuto ingiusto) è lo stesso: ragioni di contabilità. In pratica, come evidenzia anche Macity, se l’applicazione, che rende disponibile una nuova importante funzione anche sui vecchi Mac, non fosse stata a pagamento, sarebbe stato necessario rivedere tutti i ricavi generati dalle vendite hardware