Il nuovo iPad fra poche ore sarà nelle mani di moltissimi utenti statunitensi, ma c’è una brutta sorpresa che li attende. Nonostante la velocità di download delle reti 4G LTE, spesso più veloci di tante connessioni via cavo, FaceTime continua ad essere compatibile unicamente via WiFi. Perché?
I giornalisti di The Verge hanno testato il nuovo iPad e, durante una videochiamata FaceTime, si sono visti apparire la solita popup di notifica che informa della necessità di una connessione WiFi per utilizzare il servizio. Ancora una volta, perciò, Cupertino ha deciso di escludere una delle sue feature più utili dalle reti mobili.
Le motivazioni, tuttavia, non dovrebbero risiedere in Apple stessa, bensì nelle pressioni degli operatori mobile. La prima versione di FaceTime funzionava solo in WiFi perché la Mela non era soddisfatta delle performance in 3G, allora non ancora evolute come al giorno d’oggi. Ma le tecnologie 4G sicuramente garantiscono fluidità della videochiamata e grandi moli di dati scambiati, perché non attivarle? Perché i carrier avrebbero paura della saturazione della Rete e, soprattutto, della possibile obsolescenza delle offerte VoIP alternative.
Non è certo un segreto che molti operatori applichino delle apposite tariffe per il VoIP, tanto che software come Skype sono a tariffa maggiorata per alcune società e lo stesso iOS informa l’utente di questa possibilità al download per l’app. Un FaceTime gratuito su 4G, perciò, costituirebbe la morte di tante offerte tariffarie su cui gli operatori evidentemente puntano. E il monte dati generato non è nemmeno esiguo, perché dai test di The Verge si evince come una normale videochiamata FaceTime consumi fino a 3 Mb al minuto. In altre parole, servizi gratuiti e grandi moli di dati non sono gli amici preferiti degli operatori partner di Cupertino.