Il primo smartphone modulare al mondo sarà in vendita da dicembre. La startup olandese, guidata dal CEO Bas van Abel, ha quindi anticipato Google, attualmente impegnata nello sviluppo di Project Ara. Come il primo modello, anche il Fairphone 2 è un dispositivo “etico“, in quanto è stato ridotto al minimo l’uso di minerali provenienti da zone di conflitto. Ma il nuovo terminale è anche “sostenibile“, dato che è stato progettato per durare a lungo.
Il prezzo di 529,38 euro è piuttosto alto per uno smartphone di fascia media. Tuttavia, il Fairphone 2 possiede una caratteristica unica: gli utenti possono smontare facilmente il dispositivo per sostituire pezzi danneggiati o per aggiungere nuove funzionalità. Il design modulare permette a chiunque di effettuare le riparazioni senza particolari difficoltà, usando semplici utensili come un cacciavite. I moduli principali sono sette: telaio, cover posteriore, display, batteria, ricevitore, fotocamera posteriore e altoparlante. L’assemblaggio richiede circa 20 minuti. L’azienda pubblicherà manuali e video in collaborazione con iFixit.
Chiaramente il Fairphone 2 non è indirizzato agli utenti che cercano uno smartphone esteticamente gradevole. L’uso di una cover protettiva in silicone ha inoltre incrementato lo spessore. La dotazione hardware prevede uno schermo full HD da 5 pollici, processore Snapdragon 801, 2 GB di RAM, 16 GB di memoria flash, slot microSD, fotocamere da 8 e 2 megapixel, WiFi 802.11b/g/n/ac, Bluetooth 4.0, GPS e batteria da 2.420 mAh. Il Fairphone 2 supporta le reti LTE e può gestire due SIM. Sulla parte posteriore è presente una porta di espansione che permette di usare cover con chip NFC, ricarica wireless e celle solari integrati.
Il sistema operativo è Android 5.1 Lollipop, quasi in versione stock, ma in futuro è previsto il supporto per Sailfish, Firefox OS e Ubuntu. Gli utenti potranno acquistare anche versioni senza i servizi Google.