Una semplice ipotesi: ci si abbona a Napster o un music store simile, si scarica per un mese ogni ben di dio dando fondo alle risorse della propria connessione broadband, quindi ci si arma di pazienza e si passa uno ad uno ogni file scaricato con il nuovo FairUse4WM. Se ne esce con una quantità ingente di file completamente liberi da DRM ed utilizzabili senza limite su qualsiasi player in grado di leggere file WMA.
Quella precedente è una semplice ipotesi, ma è tutt’altro che fantascienza: FairUse4WM esiste, da qualche giorno si sta facendo conoscere in rete e rappresenta una minaccia concreta ed importante per il mercato dei DRM Microsoft. Se i file possono essere liberati di Digital Right Management, infatti, cade la possibilità di limitarne gli usi e la trasmissione e, in particolare, cade l’interesse a continuare a pagare un abbonamento incoraggiando ancora una volta l’evolversi di un movimento pirata.
FairUse4WM
Il tool è in grado di prendere un file WMA con “filigrana” Microsoft Windows Media 10 o Windows Media 11 per ripulirlo totalmente senza lasciare traccia. La cosa era già successa in precedenza ed aveva coinvolto tanto Apple quanto la stessa Microsoft. La continua rincorsa alla sicurezza aveva però fatto evolvere i rispettivi DRM ed il problema era stato congelato. Ora il tutto si ripropone pesantemente con un tool tanto semplice da usare quanto immediatamente popolare.
I file WMV (Windows Media Video) sembrano al momento non essere coinvolti dal problema. Inevitabilmente Microsoft dovrà solertemente reagire al tutto da una parte con un sicuro update del sistema di DRM e dall’altra con una azione legale avente lo scopo di fermare il danno procurato (tanto in immagine quanto nei rapporti con i partner). I commenti della blogosfera su quanto accaduto vanno tutti nella stessa direzione: la storia si ripete, il DRM è costretto a vivere di espedienti ed anche in futuro ci sarà sempre un qualche sistema per aggirare le protezioni e liberare i file dal controllo centrale (pur se, forzatamente, al di fuori della legalità).
Il nuovo FairUse4WM sembra però funzionare in modo molto diverso rispetto al vecchio DeCSS di DVD John: il tool identifica una “Extract Keys” e la usa per ripulire i file. Le avvertenze sono precise: non si vuole incoraggiare la pirateria, ma semplicemente offrire all’utente il pieno uso del file acquistato. Risulta però difficile pensare che Microsoft possa adeguarsi al colpo basso ricevuto senza intraprendere un’azione offensiva che scoraggi ulteriori iniziative similari.