Negli ultimi mesi, Facebook ha svelato diverse “armi” contro le fake news, una delle quali prevede la penalizzazione e quindi la loro scomparsa dalle prime posizioni del News Feed. L’azienda di Menlo Park ha ora deciso di impedire la visualizzazione delle inserzioni pubblicitarie alle Pagine che diffondono false notizie solo per incrementare i profitti.
Negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei, tra cui Francia e Germania, gli utenti possono individuare meglio le possibili fake news, grazie ad un’etichetta (Disputed) applicata ai post condivisi sul social network. La novità, introdotta all’inizio di marzo, prevede la collaborazione di aziende di terze parti che si occupano del fact-checking. Facebook impedisce inoltre ai siti che pubblicano notizie false di usare il suo Audience Network e non consente agli inserzionisti di visualizzare banner che fanno riferimento a fake news.
L’azienda guidata da Mark Zuckerberg continua dunque la lotta contro questo genere di contenuti, bloccando l’utilizzo delle inserzioni alle Pagine che condividono notizie false. Se i fact-checker di terze parti rilevano che la Pagina pubblica ripetutamente fake news, Facebook non permetterà più l’acquisto di banner pubblicitari. In pratica, l’obiettivo è eliminare gli incentivi economici.
Facebook promette inoltre lo sviluppo di nuovi sistemi per impedire la diffusione delle notizie false e di strumenti che aiuteranno gli utenti a prendere una decisione informata quando incontrano una fake news.