Un fake durato pochi minuti ha forse spinto Twitter a prendere una decisione radicale. Il tweet della AP, la nota agenzia stampa, che parlava di esplosioni alla Casa Bianca e di Barack Obama ferito hanno causato un crollo dei titoli e uno spavento internazionale. È bastato un semplice phishing rivendicato da un fantomatico Syrian Electronic Army, per hackerare l’account e mettere in subbuglio la nazione. Ora la società di Dick Costolo stringerà le maglie del sito.
I danni del falso tweet sono stati più di immagine che altro – anche se il Dow Jones ha perso 143 punti, poi recuperati – dato che ben presto la stessa AP ha smentito la notizia di un presunto attacco terroristico a Washington, ma certamente se la politica e i media hanno tirato un sospiro di sollievo questo non può dirsi per il social network dei 140 caratteri, che deve trovare una soluzione.
Please Ignore AP Tweet on explosions, we've been hacked.
— Sam Hananel (@SamHananel) April 23, 2013
Il sistema a cui sta pensando pare sia proprio quello uscito qualche tempo fa a seguito di altri problemi di sicurezza, cioè la doppia autenticazione basata su una password iniziale e un codice segreto secondario.
Non è ancora noto che tipo di autenticazione avrà Twitter, perché potrebbe essere relativa al singolo utente e di sua appartenenza, oppure generata automaticamente dal sistema e quindi passibile di modifica ad ogni ingresso o ciclicamente. Quel che è certo è che Twitter non può più permettersi la nomea di social facilmente hackerabile.
La striscia negativa imposta da questi cyber terroristi pro-Assad è impressionante: in poche settimane hanno preso di mira gli account Twitter di diverse agenzie di stampa tre le quali, prima della AP, ieri, NPR, Reuters, BBC e Al Jazeera.
La guerra contro il cybercrimine, di tipo economico oppure politico, è particolarmente dura, soprattutto per gli Stati Uniti. Basta leggere il report di Verizon per rendersene conto.