Una grave falla all’interno di Adobe Acrobat Reader per Unix è stata comunicata da Secunia indicando come estremamente grave la vulnerabilità emersa. Un eventuale attacco permetterebbe l’accesso da remoto al sistema vulnerabile.
Secunia indica come colpevole il cosiddetto “UnixAppOpenFilePerform()”: all’apertura di un documento contenente il tag “/Filespec” può scattare dunque l’exploit e per affondare l’attacco è sufficiente invitare all’apertura di un file .pdf appositamente redatto. Coinvolte le versioni 5.0.9 e 5.0.10 di Acrobat Reader. Il problema, di scoperta iDefense, è facilmente risolvibile con un semplice upgrade del prodotto all’ultima versione.
Nel contempo è nuovamente Salvatore Aranzulla a scoprire un possibile veicolo di phishing all’interno dei maggiori browser in circolazione. Il phishing, come noto, è un fenomeno in preoccupante crescita e tale da rappresentare una delle principali fonti di truffa online. La nuova scoperta di Aranzulla consiste nell’ennesima casistica con la quale un semplice codice è in grado di nascondere un indirizzo maligno all’interno di un indirizzo apparentemente innocuo.
Il proof-of-concept proposto, ad esempio, reindirizza gli utenti su un sito predeterminato pur mostrando all’utente semplicemente l’indirizzo microsoft.com, sia nella paginata che nella status bar. Il meccanismo è dunque similare a quello già scoperto in passato, ma sfruttando Javascript. La prova suggerita da Aranzulla è dimostrabile sia su Internet Explorer, sia su Firefox, sia su Opera.