15 luglio 1983: nei negozi giapponesi arriva una scatola grigia con raffigurato sulla parte superiore un dispositivo bianco e rosso, a cui sono collegati due piccoli controller giallo-rossi. “Family Computer” è il nome del prodotto commercializzato da Nintendo, da lì a poco capace di farsi conoscere dal popolo nipponico più semplicemente come Famicom. È l’inizio di un’era, o meglio, la seconda alba del settore videoludico dopo la crisi del 1983.
La console 8-bit compie oggi 30 anni e il mondo del gaming le rende un doveroso omaggio. Senza di lei titoli come Super Mario Bros., The Legend of Zelda, Metroid o Castlevania non sarebbero mai giunti sul mercato e, con tutta probabilità, anche le piattaforme attuali sarebbero un po’ diverse. Il prezzo di vendita iniziale fu di 14.800 yen, l’equivalente odierno di circa 115 euro, con solo tre giochi disponibili al lancio, tutte conversioni di altrettanti coin-op: Donkey Kong, Donkey Kong Jr. e Popeye. L’esordio non fu dei migliori, a causa di problematiche hardware che obbligarono Nintendo a ritirare la console dal mercato, per poi lanciarne una seconda versione con scheda madre modificata. Da lì in poi il successo.
L’incarnazione americana ed europea arrivò soltanto due anni più tardi: NES (Nintendo Entertainment System) debuttò negli Stati Uniti il 18 ottobre 1995 e nel vecchio continente l’1 settembre 1986. In alcuni paesi come l’Italia la console venne resa disponibile solo nel 1987, distribuita da Mattel. Il ritardo non permise al prodotto di ottenere lo stesso boom di vendite fatto registrare in Giappone, complice anche la concorrenza di piattaforme altrettanto valide come SEGA Master System.
Il numero complessivo di unità acquistate raggiunse i 62 milioni nel 1995, anno in cui ne venne definitivamente interrotta la commercializzazione. Chi ha superato la soglia dei trent’anni ricorderà con piacere e con un pizzico di nostalgia i pomeriggi passati in compagnia della console. Stilare un elenco dei titoli migliori è un’impresa davvero ardua: ci ha comunque provato l’autore del filmato in streaming di seguito. Prima di fare click sul pulsante Play preparatevi a un salto nel passato, poi provate a resistere alla tentazione di recuperare il Nintendo Entertainment System in soffitta o di affidarvi a un emulatore.