L’industria dell’intrattenimento prosegue la sua offensiva finalizzata a contrastare la diffusione illegale di materiale protetto da diritto d’autore mediante sistemi di file sharing.
L’ultima azione, messa in campo dalla FAPAV (Federazione Anti Pirateria Audiovisiva), intende portare Telecom Italia a fornire i dati relativi ai propri clienti ritenuti colpevoli di tali pratiche.
Una situazione che potrebbe vedere il nostro paese imboccare una strada del tutto opposta a quella che alcuni tra i più grandi ISP svedesi hanno annunciato di voler percorrere a tutela dei propri clienti, con la cancellazione immediata dei log riguardanti le connessioni.
L’intenzione di FAPAV è quella di poter disporre in breve tempo degli estremi necessari ad avanzare azioni legali, qualora venisse riscontrato un comportamento giudicato illegale, al fine di poter ridurre e magari rimborsare le perdite delle aziende operanti nel settore, che nel 2008 sono state quantificate in 530 milioni di euro.
Le parole di Filippo Roviglioni, presidente FAPAV, sono piuttosto chiare:
C’è la possibilità che il nostro paese adotti dei meccanismi deterrenti per scoraggiare lo scambio illegale di materiale protetto, magari muovendosi nella medesima direzione intrapresa dal governo francese.