Cosa fare se si investe in borsa con grandi speranze e poi si rimane invischiati in un mercato al ribasso (orso)?
La risposta non è sempre semplice, ma è possibile seguire alcune regole basi e fondamentali per non commettere errori pacchiani e per gestire con serenità il proprio portafoglio.
La prima regola è anche la più disarmante: vendere e riflettere. A salite violente seguono sempre cadute rovinose e generalizzate, pertanto è meglio alleggerire tutte le posizioni o addirittura uscire del tutto dal mercato.
In una fase di ribasso gli unici titoli per i quali vale la pena rischiare devono soddisfare due criteri di analisi fondamentale: devono essere azioni di aziende leader nel loro settore e non devono subire molto le variazioni macroeconomiche.
Fondamentale è non avere fretta di ricomprare, evitare le “trappole dell’orso”, cioè non comprare al primo rimbalzo tecnico. Occorre ricordare che ogni inversione di trend necessità sempre di un periodo di oscillazione all’interno di range definiti.
Come sempre, ancor di più in queste fasi di mercato, è necessario controllare la qualità dei titoli, verificare la capacità dell’azienda di generare utili e monitorare i parametri fondamentali della società.
Infine una piccola tecnica vincente può risultare questa: quando il panico dilaga i gestori patrimoniali sono costretti a vendere anche i titoli buoni per far fronte ai riscatti in liquidi chiesti dai clienti. In questo momento è importante selezionare i cavalli vincenti e investire su questi asset con un orizzonte temporale di 18-24 mesi.