Appena un paio di mesi dopo aver individuato quello che sembrava essere l’oggetto più lontano conosciuto del Sistema Solare (nominato FarOut), l’astronomo Scott Sheppard si è imbattuto in bel grattacapo: come chiamare un oggetto ancora più lontano? Per il momento, la soluzione è stata battezzarlo FarFarOut.
È stato da poco scoperto ed è distante 20 miliardi di chilometri dal Sole, vale a dire 3,5 volte più lontano di Plutone: attualmente è solo un puntino su immagini scattate da potenti telescopi ma, qualora fosse come FarOut, possiamo supporre si tratti di un pianeta ghiacciato e sferico.
Sheppard è uno scienziato della Carnegie Institution e avrebbe dovuto tenere un discorso pubblico, mercoledì scorso a Washington, a proposito di oggetti lontani come FarOut e la possibile esistenza di un nono pianeta (o “Pianeta X”). Ma una tempesta ha posticipato l’evento di 24 ore e Sheppard ha approfittato della giornata di neve esaminando alcuni dati. Sheppard dichiara a proposito di FarFarOut:
Questi corpi celesti così distanti sono come briciole di pane che ci conducono al Pianeta 9. Più ne troviamo, meglio potremo capire la zona più esterna del Sistema Solare e la possibile esistenza di un pianeta che modelli le loro orbite.
FarOut e FarFarOut rappresentano scoperte così nuove che gli oggetti non sono ancora stati studiati a sufficienza per avere un’idea delle loro orbite attorno al Sole.
A proposito di pianeti, nei giorni scorsi il rover Opportunity su Marte è stato dichiarato morto dalla NASA, dopo numerosi tentativi di contatto: la causa è da ricercarsi in una tempesta di sabbia che, nei mesi precedenti, aveva coperto il cielo del Pianeta Rosso negando alla batteria del veicolo automatico di ricaricarsi.