Con l’arrivo dei vaccini, si intensificano le attività delle forze dell’ordine per contrastare iniziative illecite legate al Covid. Siti Internet e altre piattaforme online si sono rivelate decisive durante il lockdown, basti pensare ad esempio a quegli strumenti che hanno consentito di lavorare in smart working o di tenere lezioni in didattica a distanza. La Rete, però, spesso viene sfruttata anche in maniera truffaldina, proprio per le sue infinite potenzialità e nei giorni scorsi ne abbiamo avuto la prima prova quando i Carabinieri dei Nas sono stati costretti ad oscurare due siti che vendevano illegalmente dosi di vaccino contro il coronavirus. Vaccini di dubbia provenienza e che sarebbero potuti essere dannosi per la salute, ma di fronte allo spettro dei tanti morti per il virus, in molti erano disposti ad acquistarli.
Farmaci anti Covid venduti illegalmente su Internet
Il lavoro degli uomini dell’esercito è proseguito però anche nei giorni successivi ed ha portato, in collaborazione con il Ministero della Salute, all’oscuramento di 102 siti Internet che vendevano farmaci anti Covid-19. La pagine Web sono risultate ospitate da server stranieri i cui gestori erano difficilmente individuabili e che contenevano pubblicità e varie offerte di vendita di medicinali divenuti più o meno noti durante la pandemia. Gli annunci erano realizzati anche in lingua italiana ed oltre a proporre medicinali che possono essere venduti solo dietro prescrizione medica, ne mettevano in vetrina alcuni specifici per l’infezione da Sars-Cov-2 e che comunque non possono essere assunti come le caramelle.
I medicinali incriminati
Tra gli altri medicinali distribuiti tramite queste 102 piattaforme illegali, c’erano ad esempio l’antimalarico clorochina e l’antibiotico Azitromicina, gli antivirali Lopinavir/Ritonavir, l’antivirale Ribavirin, l’antinfiammatorio colchicina, l’antinfiammatorio Indometacina e l’antivirale Daclatasvir. Farmaci, insomma, che, ove non espressamente vietati, possono avere conseguenze gravi se nonvengono assunti seguendo una prescrizione medica specifica.
In totale, fanno sapere i Carabinieri dei Nas, nel 2020 sono stati oscurati 237 siti e ben 217 erano legati in qualche modo alla pandemia.