Le indagini che hanno portato Google ad un patteggiamento con le autorità per il caso delle pubblicità delle farmacie illegali online, oggi rivelano un dettaglio particolare su quanto accaduto ai tempi: Google sapeva. Ed anche ai vertici dell’azienda vi sarebbe stata piena consapevolezza su quanto stava accadendo.
Le indagini sarebbero state portate infatti avanti tramite l’apertura di negozi civetta, pensati appositamente per mettere alla prova i rapporti che tali canali di distribuzione potevano aprire con Google. L’evidenza dei fatti, le telefonate registrate ed i contatti testimoniati hanno cancellato ogni dubbio, costringendo così il gruppo dapprima a mettere a bilancio il pesante onere della sanzione, quindi ad ufficializzare l’accordo con le autorità per chiudere in fretta la questione.
Le indagini sarebbero risalite fino all’attuale CEO Larry Page, dimostrando pertanto la piena consapevolezza del gruppo nel fatto che i negozi esteri che vendevano negli USA materiale proibito senza ricetta medica (steroidi ed altre sostanze) agivano su AdWords al di fuori della legge. Google agisce in via automatica con i piccoli clienti, mentre per i clienti più importanti agisce con forza umana propria che collabora all’ottenimento di migliori percentuali di click e di monetizzazione. Alla luce di tale dinamica dissociare il gruppo dall’azione delle distribuzioni illegali di farmaci diviene cosa proibitiva, portando così nel tempo ad indagini più serrate ed al definitivo patteggiamento.
Le indagini sono iniziate nel 2006 e nel 2009 le risultanze sono state presentate a Google. L’accordo con le autorità è stato siglato due anni più tardi.