La FAST, Federation Against Software Theft, vuole che vengano modificate le leggi sul diritto d’autore in Gran Bretagna.
L’associazione ha deciso di promuovere due importanti cambiamenti riguardo la protezione del copyright: eguagliare la pirateria fisica a quella virtuale e introdurre pene detentive fino a 10 anni per chi compie reati avvalendosi dei network di filesharing.
Secondo un recente rapporto, la ricerca Gowers, la pirateria virtuale dovrebbe essere equiparata alla pirateria fisica perché l’impatto economico, ovvero il danno subito dalle case di produzione, è identico. Per questo, secondo FAST, è necessario estendere a 10 anni di reclusione la pena per chi si macchia di violazioni virtuali del diritto d’autore. La legge attualmente in vigore nel Regno Unito prevede per il P2P sanzioni di tipo pecuniario, della misura di £50,000 massime per infrazione e indirizzo IP.
Le proposte sono attualmente al vaglio di IPO, l’ufficio per la proprietà intellettuale, che dovrà stabilirne la validità e l’applicabilità.
FAST si dichiara fiduciosa e spera che presto IPO dia una risposta riguardo alle richieste avanzate. Secondo l’associazione, infatti, i tempi sarebbero ormai maturi per smettere di considerare in modo blando e poco interessato i criminali online per poter così proteggere adeguatamente gli interessi delle case di produzione.