Anche Fastweb è caduta sotto la scure dell’Antitrust con l’accusa di “pratica scorretta” che gli è costata una bella multa da 200.000 euro. Nella fattispecie, l’Antitrust avrebbe ravvisato a Fastweb irregolarità tra il 2009 e il 2011 per quanto riguarda le procedure di desidera dei contratti. In altri termini il provider avrebbe complicata la vita ai propri clienti che avevano richiesto la cessazione del loro contratto con l’azienda. Fastweb infatti, nonostante i suoi clienti avessero mandato correttamente disdetta, continuava a emettere loro fatture per servizi non più richiesti, arrivando addirittura ad agire tramite le note società di recupero crediti per tutti coloro che avevano giustamente sospeso i pagamenti dei canoni.
Per chi ama i dettagli, le disdette non accolte, non riguardavano solo le rescissioni degli interi contratti, ma anche solo singoli servizi accessori come per esempio la TV di Fastweb.
Ravvisate queste irregolarità, l’AGCOM non ha potuto fare altro che multare il provider.
Fastweb in ogni caso, correttamente, fa sapere che interverrà con iniziative per migliorare la comunicazione all’interno dell’azienda e con il cliente.