Qualcosa si muove nel mondo della banda larga italiana. Fastweb, infatti, torna in possesso di una quota di proprietà nella società MetroWeb, attiva sul territorio milanese, facendo proprio l’11,1% del totale. L’operazione è stata realizzata tramite Swisscom Italia, controllante Fastweb, riportando così il gruppo all’interno di un progetto che la stessa Fastweb aveva lanciato in passato (per poi uscirne nel 2003 per mezzo della cessione delle proprie azioni ad AEM).
Come specificato da Milano Finanza, ad operazione conclusa la nuova compagine societaria sarà composta da nomi quali «F2i Reti (61,4%), A2A (25,7%), Fastweb 11,1% ed un pool di manager Metroweb (1,7%)». Alberto Calcagno, direttore generale Fastweb, plaude all’operazione esprimendo tutto l’entusiasmo del proprio gruppo: «si rafforza un rapporto consolidato da più di un decennio. Metroweb è una realtà che dunque conosciamo bene e nella quale siamo felici di essere nuovamente. Con l’ingresso in Metroweb, soprattutto, poniamo le basi per una nostra partecipazione al progetto più concreto per portare la rete di Nuova Generazione in Italia con un modello di sviluppo realmente aperto e sostenibile».
L’operazione sembra essere di sicuro significato sullo scacchiere italiano della banda larga poiché avviene pochi giorni dopo l’insediamento del nuovo Governo e nell’immediata vigilia di un necessario sforzo per la creazione di un impegno collettivo per l’investimento infrastrutturale.
Metroweb è stata tra i pionieri delle reti in fibra ottica, una tra le prime aziende a intuire l’importanza strategica che la diffusione di servizi Internet a banda larga avrebbe avuto in futuro in Europa e nel mondo.
Oggi Metroweb è a capo della rete in fibra più estesa d’Europa, qualcosa che Fastweb vorrebbe estendere per riprodurne il modello su ampia scala.