Sarà la società Lockheed Martin a sviluppare un nuovo sistema di identificazione biometrica per l’intelligence statunitense. La notizia è stata recentemente comunicata dal Federal Bureau of Investigation (FBI) americano, che ha stretto con Lockheed un accordo da un miliardo di dollari. Il contratto è stato stipulato su base annua e prevede fino a nove anni aggiuntivi opzionali per la completa implementazione del nuovo sistema.
Criticato anche ferocemente da numerose associazioni per la tutela della privacy, il progetto catalogherà i principali dati biometrici di buona parte della popolazione americana. Secondo le informazioni fornite dall’FBI, oltre alle impronte digitali, i nuovi registri informatici conterranno informazioni su aspetto e fisionomia delle persone catalogate, con particolare attenzione per alcuni dettagli unici e irripetibili nella figura umana come l’immagine dell’iride o della retina. I dati registrati confluiranno nell’Integrated Automated Fingerprint Identification System (IAFIS), il grande database creato dall’FBI per tenere traccia dei soggetti con precedenti o ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico.
«IAFIS si è dimostrato uno strumento formidabile per sostenere la lotta alla criminalità e la guerra contro il terrorismo. […] Il nuovo sistema ci offrirà potenzialità migliori e ancora più grandi, guidandoci nel futuro» ha dichiarato con entusiasmo Thomas E. Bush III, uno dei massimi responsabili della sezione contro il crimine del Bureau. Le dichiarazioni rilasciate non hanno convinto molte associazioni per i diritti civili, che temono una eccessiva pervasività dell’ente federale nelle libere attività dei cittadini.
Nei prossimi anni una intera divisione di Lockheed si dedicherà a tempo pieno alla progettazione, allo sviluppo e alla messa in opera del nuovo sistema informatizzato. La società prevede di implementare un’innovativa procedura per il riconoscimento del volto umano, dell’iride e del palmo delle mani. L’intenzione è quella di creare un database flessibile, supportato da applicativi in grado di accogliere possibili future implementazioni nella rilevazione di ulteriori dati biometrici. Un sistema dai risvolti orwelliani, ma che potrebbe oggettivamente migliorare la qualità e la rapidità delle indagini condotte dagli agenti del Bureau.