Le cosiddette self-driving car potrebbero rappresentare un pericolo per la sicurezza. Non per i guidatori che circolano sulle strade, ma per le forze di polizia impegnate negli inseguimenti di un fuggitivo. Secondo un report dell’FBI, le auto a guida autonoma possono diventare armi letali, in quanto permettono ai criminali di eseguire azioni che richiedono l’uso di entrambe le mani o di togliere gli occhi dalla strada. Tuttavia, questi veicoli renderanno più semplice la sorveglianza.
Le driveless car integrano diversi dispositivi (laser, radar, GPS, videocamere e sensori vari) che riducono il rischio di incidenti, dato che consentono di raggiungere la destinazione preimpostata evitando gli ostacoli e rispettando il codice della strada. Ma l’FBI ritiene che queste tecnologie possono essere sfruttate per compiere azioni pericolose. Teoricamente, sarebbe possibile disattivare le funzionalità di sicurezza per ignorare i limiti di velocità e i semafori. I terroristi potrebbero controllare a distanza un veicolo imbottito di esplosivo e trasformarlo in una self-driving bomb.
Il report sottolinea però anche i vantaggi delle auto a guida autonoma. Sarà ad esempio più semplice inseguire i sospettati, in quanto le pattuglie della polizia difficilmente perderanno di vista il veicolo del fuggitivo. Inoltre, i dispositivi integrati permetteranno di controllare la distanza per evitare di essere individuati e di stabilire il punto esatto in cui posizionare una seconda pattuglia per bloccare l’auto.
Secondo il Bureau, il Congresso degli Stati Uniti dovrebbe approvare l’uso delle driverless car entro i prossimi sette anni. Il recente prototipo annunciato da Google è stato progettato per operare autonomamente senza intervento umano. Il veicolo viene controllato mediante pulsanti. Non ci sono né sterzo, né pedali. Per portare il passeggero a destinazione bastano software e sensori.