La notizia che la Commissione Europea avesse aperto un’infrazione contro l’Italia sulle emissioni inquinanti di alcuni modelli di auto del gruppo FCA ha scosso l’opinione pubblica. Ma i problemi per la casa automobilistica italiana potrebbero non essere finiti. Si potrebbe, infatti, aprire un altro fronte d’accusa che arriverebbe, però, non dal Vecchio Continente ma dall’America. Secondo Bloomberg, infatti, FCA rischierebbe una causa legale dal Governo americano per una presunta violazione sulle norme delle emissioni.
Secondo la fonte, infatti, il dipartimento della Giustizia americano potrebbe avviare la causa contro FCA ma solamente nel caso dovessero fallire i negoziati sulla presunta violazione delle leggi americane sulle emissioni. Non è la prima volta che l’America punta il dito contro l’azienda guidata da Sergio Marchionne. Nel gennaio scorso, infatti, l’EPA, cioè l’Agenzia per la protezione ambientale aveva accusato FCA di utilizzare un software che andava a manipolare le emissioni dei gas di scarico in sede dei test di omologazione. Tuttavia, sarebbero in corso delle discussioni tra FCA e il dipartimento di Giustizia proprio su questa vicenda.
Se si arrivasse ad una causa, però, sarebbe uno sviluppo inatteso visto il dialogo tra le parti. Tuttavia secondo Bloomberg la possibilità c’è anche se appare più un’ipotesi che una certezza. Quello che è certo è che la notizia, sommatasi agli eventi di ieri ha messo molto sotto pressione il titolo del gruppo FCA.
Il timore, infatti, è che un eventuale doppio fronte possa avere delle conseguenze significative sui conti del gruppo. FCA si trova, dunque, in una situazione molto delicata. Per la società automobilistica italiana i prossimi giorni saranno molto importanti per capire quali saranno i risvolti di questa vicenda.