Che il progetto Google Glass non sia evoluto esattamente nella direzione auspicata dal motore di ricerca non è un segreto. La guida assegnata a Tony Fadell di Nest e il cambio di strategia invocato dal gruppo di Mountain View ne sono la testimonianza concreta. L’idea di commercializzare il dispositivo non è però stata abbandonata e la nuova versione, anticipata dal partner italiano Luxottica, potrebbe essere ormai vicina al debutto.
A svelarlo è la documentazione comparsa nel database della FCC (Federal Communications Commission), identificata con il nome in codice A4R-GG1: una sigla contenente quello che può essere interpretato come un chiaro riferimento sia a Google Glass (GG) che alla realtà aumentata (A4R). I dettagli riportati sono pochi, ma citano la presenza di una batteria non removibile, di un modulo Bluetooth LE e di quello WiFi dual band 802.11a/b/g/n/ac dedicato alla connettività. Tutti indizi che sembrano puntare a un dispositivo indossabile. Ancora, l’etichetta della FCC non sarà stampata sul device (presumibilmente a causa del poco spazio a disposizione), ma inclusa sotto forma di e-label.
Dopo una lunga e intensa fase di test che ha coinvolto migliaia di sviluppatori con il programma Explorer, gli occhiali di bigG per la realtà aumentata potrebbero finalmente essere più vicini al mercato. Un’ipotesi formulata anche il mese scorso, quando Google ha pubblicato un annuncio di lavoro alla ricerca di un Advanced Technology Manufacturing Engineer che possa occuparsi della fase FATP (Final Assembly, Test and Pack). In altre parole, un ingegnere in grado di fornire il proprio contributo per quanto riguarda assemblaggio, test e confezionamento di un prodotto al momento non meglio specificato.
La nuova edizione degli occhiali, oltre ad offrire funzionalità AR, potrebbe essere in qualche modo ispirata alla tecnologia inclusa da Microsoft in HoloLens, visore che proietta ologrammi interattivi nel campo visivo dell’utente.