La FEC, cioè la Federal Exchange Commission, in altre parole la Commissione Elettorale Federale americana, vuole evitare che durante le elezioni del 2018 si ripetano i casi dei gruppi russi che avevano preso di mira i social network come Facebook con l’obiettivo di influenzare l’opinione delle persone in vista delle Presidenziali del 2016. Come ha riportato Bloomberg, la FEC ha iniziato a ragionare su di una serie di regole più severe per l’utilizzo degli annunci politici sui social media.
Ellen Weintraub, capo della FEC, ha rivelato, durante un incontro, che l’agenzia ha finito di scrivere una bozza di questo nuovo regolamento, mesi dopo aver accettato questo compito dietro richiesta dei politici e dei giganti del tech. Ellen Weintraub auspica che queste regole siano pronte ed applicabili già per le elezioni di metà 2018. Il Congresso, il Senato, Google e altri soggetti hanno esortato la FEC di esplicitare norme più severe per gli annunci politici sui social network e su Internet in generale, dopo quello che è successo durante le elezioni presidenziali del 2016.
Weintraub non ha rivelato i dettagli del progetto durante l’evento, ma secondo Bloomberg, le nuove regole si concentrano sugli annunci che sostengono direttamente uno specifico candidato. I legislatori vorrebbero anche che gli annunci politici su Internet presentino gli stessi obblighi degli annunci televisivi o radiofonici, ma Bloomberg dice che questa non sarà la proposta della FEC.
Allo stesso convegno, Katie Harbath di Facebook ha affermato che il social network inizierà a mostrare maggiori dettagli sugli annunci politici come quanto denaro è stato speso per le pubblicità, l’età, il luogo e il sesso delle persone che li vedono. Inoltre, il social network avrebbe intenzione di verificare le persone che comprano gli annunci per un particolare gruppo politico o un candidato, anche se non è chiaro come sarà possibile farlo.
Il problema non è sentito solamente in America. In tutto il mondo i Governi si stanno attrezzando per prevenire che i social network possano influenzare l’opinione pubblica durante le elezioni a causa delle attività di gruppi ostili o a causa del proliferare delle fake news.
In Italia, per esempio, Facebook ha lanciato un sistema di verifica delle fake news realizzato grazie alla collaborazione con gli esperti di fact-checking di Pagella Politica. Una piattaforma che utilizza un sistema di verifica basato sulle segnalazioni degli utenti che permette al social network di intervenire in caso di necessità.