L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha di recente pubblicato un video che mostra il suo robot semi-autonomo di nome Fedor (Final Experimental Demonstration Research) in azione: l’automa sarà inviato presso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) venerdì 23 agosto, con un lancio programmato dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. Per la prima volta, un robot siederà sul sedile di comando della navicella e non nella stiva.
La macchina umanoide, che in precedenza era stata mostrata in un video del 2017 mentre mirava e sparava, dovrebbe aiutare la Russia a sviluppare e costruire insediamenti futuri sulla Luna o su altri pianeti, secondo quanto riportato da Daily Mail. Se la sua permanenza nello spazio andasse a gonfie vele, Fedor potrebbe spianare la strada verso l’esplorazione spaziale e la colonizzazione planetaria. Il robot, programmato per imitare i movimenti di un essere umano che indossa una sorta di esoscheletro, è in grado di gestire alcuni compiti specifici in modo autonomo, ma un operatore dalla Terra lo aiuterà lungo il suo cammino.
Посвящается нашему Фёдору @FEDOR37516789 и его предстоящему полёту@roscosmos @tvroscosmos @fpi_russia @glavkosmosJSC pic.twitter.com/N4T8cz73co
— ROGOZIN (@Rogozin) August 12, 2019
Fedor è alto circa 1,80 metri e pesa poco più di 1 quintale; a seconda delle attrezzature, può sollevare fino a 20 chili. Sarà inoltre capace di “strisciare, rialzarsi dopo una caduta, sedersi al posto di guida di un’automobile e usare una serie di strumenti per lavorare all’interno di un edificio”. L’automa, soprannominato “il robot di Putin”, è stato mostrato per la prima volta nel dicembre 2016, come parte dei piani della Russia di approdare sulla Luna. Il direttore dell’agenzia spaziale Roscosmos, Dmitry Rogozin, promise a quel tempo che la macchina avrebbe fatto il suo debutto nello spazio entro cinque anni. Sarà interessante vedere l’esito della missione spaziale senza equipaggio Sojuz MS-14 (questo il nome dato a quella che vedrà Fedor protagonista, la settimana prossima), utile anche a testare alcune migliorie apportate al lanciatore Soyuz e al sistema di sicurezza Launch Abort System.