Italia-Programmi.net: il plauso dell'ADUC

L'ADUC festeggia l'oscuramento di Italia-Programmi.net, ma sottolinea che per arrivare al provvedimento è servito il coinvolgimento di Napolitano.
Italia-Programmi.net: il plauso dell'ADUC
L'ADUC festeggia l'oscuramento di Italia-Programmi.net, ma sottolinea che per arrivare al provvedimento è servito il coinvolgimento di Napolitano.

A poche ore dall’annuncio del sequestro nei confronti del sito Italia-Programmi.net (i DNS italiani operano in questo momento un redirect verso una pagina vuota invece di attivare la conversione del dominio nell’indirizzo IP del sito autore della truffa) l’ADUC passa all’incasso. L’associazione per la difesa dei consumatori è stata infatti tra le più attive nella denuncia contro il fenomeno, proponendo fin dalla prima ora gli artefizi necessari per rimanere lontani da problemi evitando di pagare quanto rivendicato dalla Estesa Limited.

L’ADUC ricorda anzitutto quel che è stato: «Dopo la nostra denuncia di giugno del 2010, l’intervento dell’Antitrust ad agosto dello stesso anno e la multa di 1,5 milioni della medesima Autorità, l’iniziativa che solitari abbiamo lanciato invitando tutti i malcapitati a depositare un esposto presso la propria Procura della Repubblica, ha dato il suo primo risultato, l’oscuramento preventivo. Nonostante decine di Procure avessero archiviato le richieste dei navigatori che avevano usato i nostri facsmili per l’esposto, ecco che quella di Milano ha dato un primo risultato».

Al tempo stesso, però, l’associazione esprime anche un certo rammarico per il modo in cui il provvedimento è arrivato, in quanto apparentemente scatenato non tanto da migliaia e migliaia di segnalazioni, quanto piuttosto dal singolo coinvolgimento di un nome particolarmente noto: Giorgio Napolitano.

Sembra che ciò sia dovuto al fatto che tra le vittime illustri di questi truffatori ci sia stato anche il nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che lo scorso 6 febbraio sarebbe incappato nella loro rete. Se fosse così restiamo un po’ basiti dal fatto che l’autorità penale ha dovuto attendere illustri vittime prima di muoversi, ma il risultato del sequestro preventivo è così importante che travalica anche le nostre perplessità: in questo modo si è posto un freno alle centinaia di migliaia di sollecitazioni che avrebbero potuto continuare a giungere ai navigatori in cerca di free-software, mentre la “gestione” di coloro che sono già stati raggiunti da questa truffa diventa più semplice per far loro capire che siamo in presenza di una truffa di fronte alla quale cui l’unica cosa da fare è non pagare e non interloquire in nessun modo

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