Telecom Italia arricchirà la propria offerta di contenuti grazie ad un accordo firmato nei giorni scorsi con Sky. L’accordo, però, ha sollevato feroci critiche fin da subito, trovando poi in un comunicato Anti Digital Divide un riassunto finale su quelle che sono le contestazioni dei detrattori dell’accordo. Il dito è puntato contro il comportamento di Telecom Italia, gruppo che avrebbe ignorato una specifica sentenza del TAR perpetrando una pratica di mercato già punita in passato ma nuovamente presentata oggi.
Spiega l’associazione: «la sentenza del TAR esprime una grave constatazione, cioè AGCOM invece di prendere decisioni che permettano una maggiore apertura del mercato va nella direzione opposta favorendo il monopolio di Telecom Italia, cosa che ADD afferma da tempo. Sembra assurdo ma la sentenza del TAR è stata ignorata e l’IPTV, così come è accaduto per la telefonia e l’adsl, sarà monopolizzata da Telecom Italia con grave danno per la concorrenza e per la neutralità della rete. Telecom Italia infatti può produrre sulla rete i contenuti delle sue TV, LA7 quindi digitale terrestre, di MTV, ha raggiunto un accordo con Mediaset prima per i diritti del campionato di calcio italiano poi per diversi contenuti ed è notizia di queste ore che ha stretto un accordo anche con SKY, accordo che consentirà la visione dei canali dell’offerta Premium di Sky su Alice Home Tv. L’intesa riguarda 8 nuovi canali dedicati allo sport, 15 sul calcio e altri sei canali opzionali… Dopo questo accordo, la programmazione della tv via Internet di Telecom Italia sale complessivamente a 53 canali. Va da se che nessun altro potrà competere su questo mercato con TI e quindi non potrà svilupparsi alcuna concorrenza».
Anti Digital Divide, AIIP ed Assoprovider sono da tempo impegnati in una battaglia per la libertà di IPTV in Italia ed ancora una volta Telecom Italia è l’avversario da osteggiare per giungere ad imporre un principio visto come vitale per un sano sviluppo dell’infrastruttura nel nostro paese.