Non tutti forse ricorderanno l’ennesimo contenzioso con protagonista Apple: nel gennaio del 2013, le ferrovie russe hanno infatti denunciato il gruppo di Cupertino per violazione dei marchi e dei loghi su App Store. Di quella causa non si è saputo nulla per un intero anno, ma oggi arriva la prima sentenza: il procedimento legale nei confronti della Mela non è ammissibile.
Il litigio nasce dall’apparizione su App Store di alcune applicazioni dedicate ai treni russi, comprensive di marchi e loghi della RZD, la società nazionale che gestisce il trasporto su binari. Con l’accusa di aver violato il copyright altrui, l’azienda russa ha richiesto al gruppo di Cupertino il pagamento di 50.000 euro, ma sin da subito la causa è sembrata fin troppo creativa. Se vi è stata violazione, infatti, la responsabilità è del developer che ha sviluppato la relativa applicazione, così come anche specificato nelle norme di App Store. E dello stesso avviso è stata anche la Corte Commerciale di Mosca, che ha rigettato il procedimento, sebbene le ferrovie abbiano sempre la possibilità di ricorrere in appello.
Seppur non responsabile, lo scorso anno Cupertino ha deciso comunque di passare all’azione per andare incontro alle esigenze – o forse solo per calmare le acque – del monopolista russo. Dopo aver cancellato l’applicazione dal proprio negozio virtuale, infatti, la società californiana ha richiesto agli sviluppatori coinvolti di eliminare tutti i loghi e i marchi di proprietà altrui. Al momento, perciò, su App Store di materiale in odor di violazione del copyright della RZD non vi è più traccia.
Non è però la prima volta che la Mela si ritrova a dover litigare con treni e binari. Nel 2012, con il lancio di iOS 6, il gruppo ha deciso di pagare 21 milioni di dollari alle Ferrovie Federali Svizzere per aver incluso nel sistema operativo il design del tradizionale orologio elvetico, un marchio brevettato. Anziché finire in tribunale, Cupertino ha preferito l’accordo extragiudiziale: nonostante la somma davvero stratosferica per i diritti di sfruttamento, voci non confermate sostengono che Steve Jobs fosse molto legato a questo design e quindi l’inclusione in iOS sarebbe uno dei tanti modi per omaggiarlo.