Anche la Fiat finisce sotto la lente d’ingrandimento per alcune irregolarità nelle emissioni inquinanti di alcuni suoi motori diesel. Secondo, infatti, Reuters, a seguito di un’inchiesta tedesca partita dallo scandalo Volkswagen, sarebbe emerso che alcuni modelli di auto diesel della Fiat mostrerebbero irregolarità nelle emissioni inquinanti verificando i gas di scarico dopo 22 minuti di funzionamento. Come riporta un report del quotidiano Bild, i motori Fiat adotterebbero un sistema che dopo 22 minuti cambierebbe i parametri del motore. Una scelta che non sarebbe casuale visto che i test per l’analisi dei gas di scarico in Germania durerebbero esattamente 20 minuti.
Sebbene si tratterebbe di una soluzione tecnica ben diversa di quella adottata dalla Volkswagen che utilizzava speciali algoritmi per alterare i risultati di test, il report Bild evidenzierebbe comunque un’irregolarità nel funzionamento dei motori diesel della Fiat che dopo 22 minuti di funzionamento mostrerebbero valori di missioni molto più significative. Sembrerebbe, inoltre, che Bosch abbia confermato agli investigatori tedeschi il funzionamento dei motori della Fiat. Tuttavia, ne Bosh e ne Fiat avrebbero commentato queste notizie. Secondo Reuters, comunque, questo particolare funzionamento sarebbe comune ad altri modelli di altri marchi. Si tratterebbe, nello specifico, di un sistema di filtraggio che verrebbe automaticamente disattivato quando la temperatura arriverebbe ad un certo livello. La Fiat, comunque, non l’unica azienda automobilistica che è finita sotto la lenta di ingrandimento in Germania.
Proprio a seguito dello scandalo Volkswagen, il Governo di Berlino aveva deciso di vederci chiaro e comprendere al meglio la situazione. Un’indagine che avrebbe riguardano non solo i marchi tedeschi ma un po’ tutti i principali brand automobilistici. Da questa indagine sarebbe emerso che ben 16 marchi presenterebbero irregolarità: Alfa Romeo, Chevrolet, Dacia, Fiat, Hyundai, Jaguar, Jeep, Land Rover, Nissan, Renault, Suzuki, Volkswagen, Audi, Mercedes-Benz, Opel e Porsche. Per i marchi tedeschi, Volkswagen, Audi, Mercedes-Benz, Opel e Porsche, è prevista anche una campagna di richiamo per adeguare i motori al rispetto reale delle norme anti inquinamento.
Questa indagine, da cui emerge comunque che solo Volkswagen ha voluto deliberatamente alterare i test, mostrerebbe ancora una volta come le verifiche di laboratorio per certificare le emissioni inquinanti di un motore sono inefficaci perchè molto distanti dai valori reali espressi con il veicolo in movimento.