Dopo anni di battaglie, nei quali nessuna delle parti le ha mandate a dire alla controparte, FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e Google si stringono la mano. Si tratta di una pace storica, di grande valore per l’editoria italiana: la firma non solo pone fine ad una diatriba che si trascinava ormai da tempo, ma pone una pietra miliare per lo sviluppo dell’editoria digitale nel nostro paese. Una guerra iniziata sulle pagine di Google News, passata per lunghi ragionamenti sull’opportunità di paywall e news a pagamento e terminata con una stretta di mano di fronte al logo FIEG. Basterà questo per rilanciare l’editoria in Italia? Assolutamente no, ma si è data una spallata definitiva ad un macigno eredità del passato. Ora tocca agli associati FIEG sfruttare le opportunità acquisite e tocca a Google far tesoro di questa partnership per costruire qualità attorno ai propri algoritmi.
Le contestazioni della FIEG contro Google sono da tempo improntate sul fatto che il motore di ricerca avrebbe agito con fare “parassita” nei confronti di chi produce contenuti, ma al tempo stesso non ha mai saputo distinguere dove il parassitismo sfumasse nella simbiosi. Era infatti ormai chiaro a tutti da tempo il fatto che Google non rappresenta soltanto un rischio, ma anche una grossa opportunità per chi ne ha saputi cavalcare gli algoritmi ed i posizionamenti, ottenendo traffico prezioso grazie a nuovi metodi di ingaggio dell’utenza. Ora Google mette sul piatto i propri strumenti ed una simbolica somma di denaro con cui l’editoria italiana può costruire il proprio rilancio partendo proprio ove lo scontro si è consumato: l’evoluzione al digitale di un settore la cui inerzia ha smagrito gli introiti e messo in ginocchio la qualità dei contenuti.
L’innovazione nasce dalla collaborazione e la partnership strategica tra Google e FIEG dimostra che quando si condividono obiettivi e valori, ne deriva innovazione come risultato; innovazione volta ad accelerare la digitalizzazione degli editori FIEG mettendo a loro disposizione le nostre competenze e i nostri strumenti»: con queste parole Carlo D’Asaro Biondo, Presidente Strategic Relations EMEA di Google, accoglie la pace siglata con la FIEG. E continua: «In sostanza la FIEG e Google hanno fatto causa comune su diverse aree dell’online, dallo sviluppo di nuove modalità di interazione con gli utenti al raggiungimento di audience più grandi, fino alla protezione dei contenuti». Il messaggio che Google intende far passare è come per costruire innovazione occorra mettere a fattor comune la buona volontà e l’ambizione degli obiettivi, direzione che vede Google favorevole a margini d’incontro più ampi e di reciproca soddisfazione.
L’offerta di Google alla FIEG
L’accordo siglato prevede un esborso pari a 12 milioni di euro annui (per tre anni) nelle casse della FIEG, denaro che verrà utilizzato dall’associazione per offrire nuove ed ulteriori opportunità di crescita e di formazione ai propri associati. Google Play Newsstand, le funzioni avanzate di Google Analytics e la tutela del diritto d’autore con strumenti made in Mountain View rappresentano gli strumenti messi a disposizione, mentre la creazione di un Digital Lab@FIEG è il terreno su cui la collaborazione continuerà fattivamente.
L’accordo mettere inoltre nero su bianco tre punti fondamentali, con i quali si dirime ogni questione di principio su cui è sorta la diatriba oggi risolta. L’accordo prevede:
- il riconoscimento dell’importanza del diritto d’autore e la valorizzazione dei contenuti editoriali con l’utilizzo, attraverso revenue share, della soluzione di distribuzione mobile Google Play Newsstand e della piattaforma video YouTube;
- il riconoscimento dell’importanza per gli editori di disporre ed utilizzare informazioni di valore strategico sul percorso degli utenti che navigano sui loro prodotti digitali, attraverso l’uso avanzato degli strumenti Google Analytics;
- l’accordo di collaborazione potrà andare a vantaggio degli editori associati FIEG e si concentrerà su quattro aree strategiche: mobile e video, analytics, strumenti di tutela del diritto d’autore e formazione
La FIEG da parte sua ottiene pertanto un risultato importante dopo aver combattuto per anni contro i mulini a vento: una battaglia per l’innovazione secondo alcuni, una battaglia per la tutela di vecchi sodalizi secondo altri, ma in definitiva una battaglia che conduce a risultati apprezzabili e che trasforma il nemico in un partner a scadenza. «Si tratta di un accordo quadro che consente ai nostri associati, interessati a sfruttare le condizioni offerte, di ottenere significativi vantaggi, per un valore complessivo, stimato in caso di adesione di una parte rilevante degli editori FIEG, di circa 40 milioni di Euro al terzo anno. Un’intesa che facilita ulteriori prospettive di crescita per le aziende editoriali italiane, rafforzando la tutela e la valorizzazione dei loro prodotti e la loro capacità di sviluppare forme di comunicazione multimediale»: parola di Maurizio Costa, Presidente della FIEG.