David Rutter, uno dei capi del team di sviluppo della serie, ha recentemente manifestato la sua profonda soddisfazione per il risultato che sta prendendo forma con FIFA 12: “Il gioco è di gran lunga il miglior gioco che abbiamo mai realizzato da lungo tempo a questa parte”, ha dichiarato, “e rivoluzionerà l’intero genere”.
L’ottimismo di Rutter poggia su tre fattori, le tre caratteristiche-chiave attorno a cui ruoteranno tutte le innovazioni di FIFA 12: l’Impact Engine, il Precision Dribbling ed il Pro Player Intelligence.
Grazie all’Impact Engine, i movimenti dei giocatori, le animazioni e tutte le finezze del gioco del calcio verranno riprodotte con una fluidità e un realismo ormai indistinguibili da una partita vera. I calciatori potranno cimentarsi in azioni spettacolari, senza mai uscire dagli standard del realismo simulativo più accurato. All’Impact Engine sarà demandata anche la gestione degli scontri fisici degli infortuni, i quali verranno riprodotti fedelmente, con tutte le conseguenze del caso sulla salute dei calciatori.
Precision Dribbling conferirà invece un controllo di livello superiore sul singolo giocatore, grazie alla possibilità di gestirne con precisione i movimenti anche in spazi molto piccoli. Con Pro Player Intelligence si completa la trinità che dovrebbe conferire a FIFA 12 un aspetto completamente rivoluzionario nel panorama dei titoli calcistici.
L’intelligenza artificiale infatti ha subito una completa rivisitazione: tutti i giocatori controllati dalla CPU sapranno esattamente cosa aspettarsi dagli altri colleghi in campo, e saranno in grado di agire di conseguenza.
L’uscita di FIFA 12 è prevista per il prossimo settembre. Solo allora si saprà se la rivoluzione annunciata da EA Sports sarà reale o no, e se sarà sufficiente per rivaleggiare con l’attesissimo PES 2012.