La FIFA intende vietare l’uso di qualsivoglia apparato tecnologico in campo ad uso e consumo di chi sta partecipando al gioco. Niente telefoni e niente smartphone, sia per i giocatori che per gli allenatori o i loro assistenti: l’espressione umana del gioco deve estendersi anche alla panchina e non può trovare deroghe in tablet ed altri apparati mobile.
La proposta fa parte di un pacchetto di idee che la FIFA intende portare avanti per evolvere e migliorare il gioco del calcio. La proposta è stata discussa in queste ore dalla FIFA Task Force Football 2014, un organismo del quale fanno parte nomi noti quali Beckenbauer, Pelé, Albertini, Cafu, Karembeu o Savicevic. La commissione ha lo scopo di discutere quali elementi debbano essere presi in considerazione per migliorare il gioco del calcio, rendendolo più accattivante, e l’approccio anti-tecnologico appare condiviso.
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Regola 4, sistemi di comunicazione: la task force ha discusso l’uso degli strumenti di comunicazione in panchina ed ha concordato con la decisione per cui tali strumenti non debbano essere utilizzati una volta che si è entrati nell’area di gioco
No agli iPhone. No agli SMS. No agli iPad. No alle moviole su touchscreen. No agli iPod, quindi, e no alle telefonate. No ad una comunicazione con risorse esterne al campo da gioco. No a schemi da mostrarsi su apparati digitali.
Roberto Mancini non potrà più comunicare con il suo uomo in terzo anello. Luis Enrique non potrà più portarsi appresso i propri appunti. Arséne Wenger non potrà più impartire ordini al suo secondo quando squalificato e costretto in tribuna. Chissà se Wesley Snejder potrà ancora ascoltare musica dal proprio iPad negli spogliatoi. E se Balotelli potrà ancora entrare i campo con le sue vistose cuffie.
La FIFA vede migliore il calcio quando non si appoggia alla tecnologia. Un approccio strano, per molti versi anti-storico, ma nel solco di quel che Sepp Blatter ha fin qui imposto alla federazione che controlla da tempo. Il tempo sarà giudice: la pervasività della tecnologia è spesso difficile da controllare ed un mondo come quello del calcio difficilmente riuscirà a non rimanerne intaccato. Anche perché è tutto da dimostrare il danno che moviole, telefonini ed appunti nel cloud potrebbero apportare al più bel gioco del mondo.