La Rete non forse così negativa per le case di produzione così come la si è sempre dipinta. Lo rivelano le nuove statistiche fornite dal Digital Entertainment Group che, analizzando i dati delle vendite negli Stati Uniti di film digitali, hanno svelato delle cifre record nel Q2 del 2014. Il mercato cresce, seppur lentamente, e raggiunge picchi incoraggianti per l’intero settore. Tutto merito delle nuove politiche a stelle e strisce, che permettono la digital delivery di nuove produzioni già a 2-3 settimane dalla fine della programmazione nei cinema.
Forse per contrastare il sempre più crescente problema dello streaming illecito, questione su cui ultimamente la giustizia statunitense sembra concentrarsi, molte case di produzione hanno deciso di rilasciare in download digitale diversi blockbuster recenti, prima ancora della loro disponibilità in DVD. Una strategia che si sarebbe rivelata vincente, con incrementi sostanziali delle vendite rispetto al periodo di riferimento dell’anno precedente. Tanto da segnare una crescita del 90% nei primi sei mesi dell’anno per le “theatrical releases”, ovvero i film freschi di sala, in confronto al 2013. Tra i titoli più gettonati “Lone Survivor”, il remake di “RoboCop” e “Son Of God”.
Le vendite online hanno raggiunto i 671.4 milioni di dollari, un aumento del 37% rispetto ai 490.6 milioni del 2013. Cresce anche il fabbisogno digitale non direttamente correlato all’acquisto di un film specifico – quindi abbonamenti a servizi di streaming, video on demand e contenuti live – con un incremento del 16% pari a 3.9 miliardi di dollari, contro i 3,6 dell’anno precedente.
In particolare, il Q2 del 2014 è stato da record, con un aumento del 2% del numero di consumatori digitali negli Stati Uniti. Varia di poco, però, la spesa d’intrattenimento delle famiglie, da 8.65 miliardi agli 8.58 attuali, un calo considerato fisiologico dovuto anche alle release in corso e al fatto che l’adeguamento dei sistemi domestici non avviene ogni 12 mesi, dopo la corsa all’acquisto del 2013.
Tra i nuovi mercati più fiorenti, sicuramente quello dello streaming – con in prima linea Netflix: l’intero settore ha visto un balzo del 26% nei primi sei mesi dell’anno, passando da 1,52 miliardi di dollari a ben 1.91. A perderci sono i supporti ottici e la compravendita nei negozi, ormai da un biennio in caduta libera. Sempre negli USA, questo mercato è calato del 37%, da 515,2 milioni ai 346.8 attuali.