Arriverà nella sale un documentario sull’avvento e la crescita esponenziale del fenomeno Bitcoin. Il film, intitolato “The rise and the rise of Bitcoin”, è stato girato in digitale da un regista canadese trentenne, Nicholas Mross, e finanziato in crowdfunding anche dalla stessa community, verrà presentato la prossima settimana al Tribeca di New York. Il Wall Streeet Journal l’ha visto in anteprima e già ne parla come di uno dei film da non perdere.
Bitcoin significa una materia tecnicamente e politicamente incandescente, una evoluzione così veloce e costante da invecchiare ogni tentativo di fermare i concetti. Una tensione geopolitica e finanziaria dettata dalle diverse concezioni che i paesi e le legislazioni hanno di questa particolare forma di P2P che secondo alcuni è una moneta, secondo altri invece no.
Il lavoro del regista ha cominciato dalla storia del fratello maggiore, Daniel Mross, programmatore vero appassionato di Bitcoin, e ha utilizzato materiale già esistente, intervistato i più famosi evangelisti della crittovaluta in giro per gli Stati Uniti (compreso Charlie Shrem, prima della nota vicenda giudiziaria), in un viaggio lungo l’asse inclinato, in rapida crescita, di Bitcoin. Così recita la scheda del film sul blog ufficiale:
Seguiremo le storie di imprenditori e startup che stanno contribuendo a plasmare la nuova frontiera finanziaria. Vedremo la competizione tra miners, le varie sottoculture all’interno della comunità Bitcoin. Incontrerete una varietà di personaggi e opinioni su come si esamina l’impatto sociale e politico di una moneta digitale open source. Bitcoin porterà un cambiamento di paradigma monetario che cambierà per sempre il mondo?
We're so excited to attend the premiere of The Rise and Rise of #Bitcoin! A sold out event! http://t.co/t1tEzVJ0Eu #BitcoinDoc #TFF2014
— Blockchain.com (@blockchain) April 11, 2014
Le star della divulgazione su YouTube
Il film sembra prendere spunto dallo stile del documentarismo alla Moore – a metà tra la sceneggiatura d’autore e il documentario dal reale – e rappresenta certamente un punto di consolidamento nella divulgazione di massa del Bitcoin. Obiettivo che sarebbe stato praticamente impossibile senza gli evangelisti del BTC, che già da tempo usano i video per spiegare tutto di questo mondo. Uno dei più famosi è certamente James D’Angelo, altrimenti noto come “Il Satoshi Nakamoto dell’educazione ai Bitcoin”. Il suo canale YouTube vanta 10 mila iscritti ed è particolarmente frizzante e divulgativo. Più complesso il contributo di Andreas Antonopoulos del quale esistono molti video, piuttosto lunghi, sulla crittovaluta, il suo futuro, la sua relazione con l’economia. Tra i principali video-evangelist, che si occupano all’estero di preparare video, andare a conferenze, è da annoverare anche Stefan Molyneux che cura dei veri e propri approfondimenti giornalistici sulle vicende attorno al BTC.
Esistono anche risorse italiane. Su YouTube, Franco Cimatti, presidente della Bitcoin Foundation Italia, sta caricando alcuni video dove spiega i Bitcoin come i colleghi d’oltreoceano: i primi due spiegano cos’è un Exchange e come utilizzare la Bitcoin Map.